A Sala d’Ercole non è ancora scattato il disco verde per il ddl sulla “Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del Pubblico Ministero, a norma dell’articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148”, e nello specifico il testo di legge ancora al vaglio del parlamento regionale ha a che vedere con Tribunali non ancora operativi di Mistretta, Modica e Nicosia.
L’Assemblea regionale siciliana non ha, infatti, garantito il numero legale fin dall’apertura dei lavori, rinviando per l’ennesima volta la legge voto, discussa in I Commissione, riguardante il ripristino della Giustizia di prossimità con il disegno di legge da presentare al Parlamento nazionale per chiedere la riapertura dei Tribunali soppressi dalla riforma della geografia giudiziaria.
Il tema è stato più volte inserito come punto all’ordine del giorno ma è mancata la determinazione della maggioranza e, si auspica, sarà affrontato alla prossima seduta parlamentare prevista per martedì 19 aprile alle ore 16, previa riunione con i capigruppo, richiesta ufficialmente alla presidenza dell’Ars dal leghista Orazio Ragusa “per chiarire, una volta per tutte, i motivi per cui non si riesca a garantire il numero legale quando si deve votare”.
Pure attesa la riforma del settore termale che ha una legge datata al ’56. L’obiettivo è dotare la Regione Siciliana di strumenti normativi innovativi ed adeguati, colmando un notevole ritardo rispetto ad altre Regioni d’Italia che, da tempo, si sono dotate di leggi che disciplinano l’utilizzo delle acque termali nel proprio territorio, coniugandosi con l’esigenza di mettere ordine all’interno dì un comparto troppo a lungo penalizzato, gettando le basi per la pianificazione di un rilancio economico e sociale, quale potente strumento strategico per creare occupazione. Un comparto che mette insieme il turismo termale e quello sanitario, creando un dialogo tra i poli della sanità pubblica e quelli della sanità privata con le imprese che vogliono investire sulla Sicilia. Un ‘occasione importante per via delle possibilità che il Pnrr dedica ai settori di turismo e sanità.