Superata all’Ars la fase di tensione che ha visto per qualche giorno coinvolti in uno scontro governo e maggioranza da una parte e presidenza dell’Ars dall’altra.
Il nodo, l’immediata approvazione del “collegato” (un pacchetto di norme di natura non esclusivamente finanziaria) entro il 30 aprile, insieme al bilancio e alla manovra, come richiesto a gran voce da Crocetta e dalla sua maggioranza. Sull’altro fronte il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che categoricamente aveva rinviato l’esame del collegato a maggio e comunque in un secondo momento rispetto ai testi contabili.
La conferenza dei capigruppo ha dato il via libera a quello che è stato definito “lodo Cimino” cioè la proposta del deputato Michele Cimino (Sicilia Futura) di incardinare il collegato prima dell’approvazione del bilancio e della legge di stabilità, per garantire la trattazione di un pacchetto di norme importanti, come la conversione del Cas in società per azioni (operazione che favorirà la fusione con Anas), l’esclusione degli ex pip dal bacino del precariato, lo stanziamento delle risorse del Pac 2014-2020, la qualificazione dell’Arpa come ente del settore sanitario, la proroga del termine sulla rendicontazione dei contributi assegnati agli enti.
Non indifferente la pressione delle forze politiche della maggioranza affinché il collegato venisse messo ai voti contestualmente alla manovra. Nella Finanziaria saranno invece trattate subito solo due norme estrapolate dal collegato: quella sulla chiusura della programmazione Ue 2007-2013 e la proroga sulla rendicotazione delle risorse comunitarie.
L’intesa ha già permesso di sciogliere le tensioni in Aula e portare l’Assemblea regionale a dare il via libera sulla norma in favore dei disabili che stanzia per i servizi dei malati gravi 34 milioni di euro.