Province al voto entro fine anno? “Difficile, ma non impossibile. Comunque, se non ci riusciremo voteremo la prossima primavera”. Così il presidente dell’Assemblea siciliana, Gaetano Galvagno, conversando con l’ANSA a Palazzo dei Normanni. “Noi vorremmo accelerare sul ripristino delle Province perché le riteniamo fondamentali rispetto all’interlocuzione che i cittadini devono avere con le istituzioni, si tratta di enti intermedi importanti anche per dare rappresentanza politica ad alcune zone della Sicilia rimaste ai margini, come il Calatino – afferma Galvagno – Ovviamente, è necessario ripristinare i vecchi collegi o tuttalpiù ridisegnarli, sicuramente sono contrario al collegio unico”. Per il ripristino delle Province c’è già un disegno di legge del governo Schifani e ce ne sono altri di matrice parlamentare. “Se c’è la volontà da parte del governo centrale a non crearci problemi rispetto alla legge Delrio vorremmo accelerare l’approvazione della nostra legge – prosegue Galvagno – Certamente, vorremmo evitare di metterci in contrasto col governo”.
“Nella scorsa legislatura ho vissuto il mio ruolo di deputato della maggioranza come un minus rispetto agli equilibri che si era creati con le opposizioni. Da presidente dico che è giusto svolgere il ruolo di garante in Parlamento, ma è altrettanto giusto ricordare che le elezioni sono state vinte dal centrodestra, per cui a mio avviso la maggioranza deve essere un tantino più avanti rispetto alle opposizioni”.
Sulla finanziaria invece:“La manovra finanziaria è stata approvata in 63 giorni e in soli tre giorni di lavori d’aula, è stato un risultato senza precedenti. Questo è stato frutto di un modo di riunirsi diverso: prima ogni singolo emendamento e sub-emendamento venivano stampati e consegnati su carta a ogni deputato, ora invece tutto viene caricato nei tablet e questo ha consentito di abbattere in maniera notevole i tempi“.
Conclude poi: “Mi auguro che per le comunali il centrodestra operi come ha fatto per le nazionali e le regionali, andando uniti vinceremmo ovunque. Purtroppo registro che in alcuni Comuni in questo momento non siamo uniti”.