Si apre la maratona all’Ars. La manovra regionale da oltre un miliardo di euro con fondi propri della Regione è al vaglio delle commissioni parlamentari che dovranno terminare l’esame entro il 2 dicembre. Così ha stabilito l’ultima conferenza dei capigruppo di maggioranza; invece la commissione Bilancio avrà tempo fino al 12 dicembre.
Gli uffici dei gruppi parlamentari di maggioranza e minoranza sono al lavoro sui migliaia di emendamenti alla manovra che dovrebbe essere incardinata a Sala d’Ercole il 15 dicembre: La votazione invece dovrebbe cominciare dal 19 dicembre. L’obiettivo del governo Schifani è di incassare il nulla osta dell’Assemblea al bilancio e alla legge di stabilità entro il 31 dicembre, senza fare ricorso all’esercizio provvisorio; un’impresa abbastanza complessa poiché primi dissapori si sono manifestati durante la seduta di questa mattina, a lungo protrattasi nel corso della giornata, della commissione Affari istituzionali dove il clima non era del tutto sereno.
Oggi la commissione dovrebbe dare il parere definitivo ai testi economico-finanziari e a rappresentare l’esecutivo era presente l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano.
Ecco perché il governo regionale auspica di trovare al più presto un accordo con il parlamento siciliano e soprattutto con le opposizioni sui grandi temi che ultimamente infiammano gli animi dell’aula e rispetto ai quali non sarà facile ottenere il disco verde. Si tratta in particolare delle questioni che vanno dalla stabilizzazione dei precari Asu alle indennità per medici delle Asp siciliane, trattate dalla I commissione.
Per i medici 20 milioni sono già previsti in Finanziaria, ma ci vorranno altri 175 milioni per raggiungere il 49% di compartecipazioni della spesa sanitaria con lo Stato. Per i 4000 Asu, invece, serviranno circa 15 milioni in più rispetto alla dotazione prevista nella manovra. I numeri del bilancio certificano un’ulteriore riduzione del disavanzo: dagli 8,2 miliardi si passa a 4,2 miliardi, “abbattendo con il governo Schifani 2 miliardi”, dice la maggioranza. Questo è un fatto positivo perché migliora l’equilibrio finanziario della Regione e migliora anche la sua affidabilità, oltre a dare certezze sulla tenuta dei conti e sulle risorse da utilizzare nei servizi e nell’attività amministrativa regionale. Poi ci sono oltre 600 milioni di euro in più grazie all’Iva e all’Irpef.
Tuttavia serviranno complessivamente altri 300 milioni circa in più da mettere in bilancio per affrontare le questioni più delicate, soldi da trovare “con lo sforzo di tutti”.
Sarà importante sterilizzare il percorso della manovra dalle criticità tra cui nomine dei manager e riforma della Sanità per scongiurare implosioni nella maggioranza.