Dopo l’approvazione della manovra finanziaria per il triennio 2021-2023, il primo aprile, i deputati di Palazzo dei Normanni si sono riuniti per proseguire l’attività parlamentare con il contagocce.
Dall’ok alla Legge di Stabilità, infatti, risulta che Sala d’Ercole si sia riunita soltanto 5 volte, e nel corso di queste poche sedute l’agenda politica non è stata così piena.
Ma, tra lo svolgimento di interrogazioni, interpellanze e mozioni, che hanno interessato i comparti “Autonomie locali” e “Agricoltura”, sottoposte al governo ed alla presidenza dell’Ars, e ordini del giorno vari, consideriamo le leggi deliberate dal parlamento siciliano.
Nella seduta di martedì 4 maggio, l’Assemblea ha approvato il disegno di legge che reca modifiche alla legge regionale n. 3 del 2020 in materia di contrasto all’inquinamento, una legge su cui si lavora già da molto tempo, affrontando il tema della salute pubblica. Infatti, è stata massima la condivisione su questo disegno di legge che va nella direzione della tutela dell’ambiente con il piano della qualità dell’aria. Con questa legge viene introdotto un sistema di monitoraggio che avvia un controllo più incisivo nelle aree industriali che sono a più alto rischio.
Nella seduta successiva, del 5 maggio, è stato approvato il disegno di legge n. 939/A “Schema di progetto di legge da inviare al Parlamento nazionale in materia di sequestro per i reati riguardanti l’incendio doloso”: la c.d legge-voto di contrasto alla piromania.
Ampiamente discussi dai partiti di maggioranza ed opposizione i ddl recanti “Norme in materia di aree sciabili e di sviluppo montano”, una discussione approdata in aula già da tempo, ma sempre rinviata dall’assenza di un’intesa partitica in merito allo sviluppo territoriale ed economico delle comunità montane della Sicilia.
Una legge, quella approvata mercoledì scorso ed apprezzata all’unanimità, che ha visto il particolare coinvolgimento dei deputati di DiventeràBellissima, Alessandro Aricò, Giusi Savarino e Giorgio Assenza, e al quale ha aderito la parlamentare grillina Roberta Schillaci.
Un testo normativo che, finalmente, consentirà di normare con chiarezza il settore delle aree sciabili dell’Isola, coordinandosi con la legge quadro nazionale che disciplina gli sport invernali, potenzialmente volano del turismo interno ed estero, e delle attività produttive ubicate in quelle aree, soprattutto a Piano Battaglia e nella zona dell’Etna. Con la novella regionale, sarà possibile programmare con anticipo il calendario di apertura delle stazioni sciistiche, evitando ritardi a causa di mancate manutenzioni delle piste, grazie alla previsione della figura del gestore unico che se ne occuperà.
L‘Assemblea regionale siciliana non tarderà al proseguo dell’attività legislativa, prevedendo di riprendere le discussioni lasciate aperte il prossimo 11 maggio, che riguarderanno l’annosa questione della “Riforma degli ambiti territoriali ottimali e nuove disposizioni per la gestione integrata dei rifiuti”, molto dibattuta in aula, e le “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16 recante Recepimento del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2011, n. 380″.