Approvata in Commissione la norma che verrà discussa in Aula, a Palazzo dei Normanni, sul taglio dei vitalizi, anche se potrebbe essere semplicemente recepito dall’Ufficio di presidenza.
I gruppi parlamentari hanno “stretto la quadra” rispetto al testo proposto da Pd e Forza Italia. Tutti tranne il Movimento 5 stelle, che ha bocciato la norma. A quanto pare, il mandante di questa operazione è Antonello Cracolici.
Il taglio in Sicilia ci sarà, ma sarà soft. La norma non è quindi un semplice copia e incolla di quella nazionale, come si aspettava il movimento 5 stelle, ma riduce in maniera lineare il vitalizio di circa il 9%.
Gli unici due paletti imposti dal documento che dovrà essere approvato, sono che il vitalizio non può scendere sotto la soglia del doppio della pensione minima e che, con il ricalcolo, non può superare l’assegno attuale percepito dal deputato, anche in caso di scomparsa dal suo familiare.
La norma approderà a sala d’Ercole dopo l’approvazione del disegno di legge sui rifiuti che, proprio in questi giorni, si sta discutendo in Aula. Oggi l’Ars spende 18 milioni di euro all’anno per 324 titolari di vitalizio. Gli importi maggiori riguardano i deputati che hanno maturato il diritto all’assegno prima del 2011.
Approvando velocemente il documento in Aula, si potrà evitare la decurtazione dei fondi nazionali prevista da una norma della finanziaria di Roma, che alla Sicilia potrebbe costare la bellezza di 70 milioni di euro.
Da qui il taglio light, per un “periodo di 5 anni dall’entrata in vigore della Legge”. Una mossa contestata dai grillini, che l’hanno definita legge “truffa”, da Figuccia (che ha convocato il Codacons per avviare un’azione stragiudiziale) e persino da Diventerà Bellissima, anche se ha preferito far arrivare in Aula la norma, la quale verrà discussa.
Sul taglio dei vitalizi è stato un grande periodo di bufera. Tempo fa a Palazzo dei Normanni, Gianfranco Miccichè ha lanciato la provocazione: “Aboliamoli. Così vediamo chi vince in demagogia”.
Una risposta a distanza al presidente della Regione Nello Musumeci che, nei giorni antecedenti, aveva ritenuto timido il taglio all’esame della commissione speciale dell’Assemblea regionale siciliana.
Ma non si fa attendere nemmeno la replica dei deputati del Movimento 5 Stelle, che sul taglia sentenziano: “Alla fine la farsa è servita. La casta è riuscita a tutelare se stessa, approvando tagli dei vitalizi ridicoli e pure temporanei. E questo con la complicità di tutti i partiti, compreso quello di Musumeci. Lo spieghino ora ai siciliani, che finora non hanno visto un solo provvedimento a loro favore, né governativo né parlamentare. Oggi l’Ars ha scritto una delle peggiori pagine della sua storia“.