L’approvazione della manovra correttiva da 200 milioni incassata dal governo Schifani non sarà l’unico tassello dello scacchiere messo a punto dal centrodestra. Prima di chiudere le porte di Palazzo dei Normanni e riprendere i lavori dopo la pausa estiva, Sala d’Ercole dovrà discutere su altre variazioni di bilancio da chiudere con il voto entro i primi di luglio. E’ l’obiettivo prefissato dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Si tratta di un’altra manovra da circa 100 milioni di euro che contiene altre riforme e misure che passano dagli enti locali, ai Consorzi di bonifica e al servizio civile.
La sorte dei Comuni siciliani è ancora materia da attenzionare. Dopo lo stanziamento dei 50 milioni di euro per gli extra costi relativi allo smaltimento dei rifiuti fuori regione, che pesano sulle amministrazioni in difficoltà, con le prossime variazioni di bilancio il parlamento regionale affronterà la questione dal punto di vista economico-finanziario e della stabilità dei conti che in Sicilia interessa un centinaio di enti locali. Su questo fronte c’è un emendamento che stanzia un contributo a favore dei comuni in piano di riequilibrio che vale 15 milioni di euro. Somme che serviranno ad assicurare la sostenibilità dei piani di riequilibrio finanziario pluriennale deliberati dai consigli comunali siciliani, a copertura delle passività inserite nei piani.
Con decreto dell’assessore regionale alle Autonomie locali, emanato di concerto con l’assessore regionale per l’Economia, il contributo sarà ripartito proporzionalmente al numero degli abitanti di ogni singolo Comune interessato. Per quanto riguarda, invece, i piani di riequilibrio finanziario pluriennale deliberati dai consigli delle Città metropolitane il contributo economico a copertura delle passività inserite nei piani, ammonta a 2 milioni di euro e sarà elargito come nel primo caso – con decreto dell’assessorato alla Funzione pubblica emanato di concerto con l’assessorato al Bilancio -, proporzionalmente al numero degli abitanti di ogni singola Città metropolitana.
“Si tratta di un’altra variazione di bilancio diretta agli enti locali che mette a disposizione ulteriori risorse ai comuni in piano di riequilibrio finanziario o in dissesto, dopo quelle approvate dall’Ars mercoledì scorso. Il contributo straordinario rappresenta una iniezione di liquidità per i comuni che versano in situazioni di criticità finanziaria. Queste somme, circa 20 milioni di euro, saranno fondamentali per cercare di restituire serenità a tutte quelle amministrazioni locali costrette a chiudere i propri bilancio in negativo con il rischio di non poter garantire i servizi essenziali e il percorso di stabilizzazione dei precari che da anni portano avanti una serie di attività nei vari uffici dei comuni a beneficio delle comunità. Dobbiamo alleviare gli sforzi che quotidianamente i comuni sopportano pur avendo a disposizione pochissime risorse. Sulle loro spalle grava la stabilità dei conti e la programmazione di attività essenziali soprattutto sul fronte del sociale, penso agli anziani e ai disabili. Sono sicuro che il parlamento regionale prenderà atto dell’importanza degli emendamenti alla manovra correttiva”, ha detto il presidente della commissione Affari istituzionale Ignazio Abbate.
Inoltre, agli enti locali che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione è riconosciuto e destinato un contributo straordinario, per l’anno 2024, a favore dei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, destinatari per gli anni 2021-2023 del predetto contributo. Misure che mirano a consolidare il complesso percorso di risanamento finanziario intrapreso dai piccoli comuni siciliani, attraverso l’erogazione di risorse da destinare al ripiano della quota 2024 del disavanzo di amministrazione da Fal – Fondo Anticipazione di Liquidità – in assenza del quale i Comuni dovrebbero cercare specifica copertura finanziaria mediante la destinazione di risorse proprie dell’Ente che, inevitabilmente, verrebbero sottratte all’erogazione di servizi essenziali. E con la concreta possibilità di dover ricorrere alle procedure straordinarie di ripiano del disavanzo attraverso il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (predissesto) ovvero, nei casi più delicati, al dissesto finanziario. Si tratta di vitali iniezioni di liquidità per sanare le casse delle amministrazioni locali più deboli e garantire una boccata d’ossigeno a quelle i cui bilanci sono in rosso. Diversamente, si vedrebbe pregiudicata persino la stabilizzazione dei lavoratori precari. I contributi straordinari a favore di questi comuni hanno, quindi, un obiettivo preciso: scongiurare una ricaduta economica negativa sul territorio, con effetti sul sociale, e per tali ragioni indispensabili.
Un contributo straordinario è previsto a favore del Consorzio di bonifica 2 Palermo che presenta una situazione debitoria alla quale si ritiene possa farsi fronte soltanto attraverso un intervento straordinario da parte della Regione Siciliana, al fine di salvaguardare gli interessi del Consorzio, del territorio che gestisce, degli agricoltori e dei relativi dipendenti. Oltre 6 milioni di euro, secondo la relazione presentata dal Dipartimento regionale dell’Agricoltura, per sanare i debiti.
Poi ci sono programmi di intervento da 5 milioni di euro per le politiche giovanili attraverso il servizio civile universale da realizzare in Sicilia. Le somme serviranno a finanziare i progetti presentati da Enti titolari di servizio civile che operano sul territorio regionale e i cui programmi di intervento sono stati valutati positivamente. I servizi civili rappresentano un risorsa sociale e al tempo stesso l’unico presidio territoriale a sostegno dei più deboli, come anziani e disabili.