Torna a riunirsi oggi l’Ars, assemblea regionale siciliana, all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio e del rendiconto 2016.
Nel corso della seduta i lavori sono stati sospesi per un’ora in seguito alla sospensione per mancanza del numero legale. Tornati in Aula alla presenza del Governatore, Nello Musumeci, è stato dato il via libera al rendiconto 2016 della Regione con 39 voti favorevoli su 58 presenti. Contrari 19, nessun astenuto. Si è votato per appello nominale a causa del malfunzionamento del voto elettronico. Approvato anche il Defr 2018/2020, dalla commissione Bilancio dell’Ars, con i voti contrari del Pd e Movimento 5 Stelle.
“Abbiamo chiesto al Governo, in conferenza di capigruppo, di presentare la proroga dell’esercizio provvisorio, il tempo stringe e pare che il testo della legge finanziaria contenga qualche refuso, così lo ha definito l’Esecutivo, di gravità inaudita. Parlo per esempio del comma 4 dell’articolo 14 che prevede la soppressione delle Sovrintendenze ai Beni Culturali. E’ evidente, pertanto, che è responsabilità delle opposizioni controllare con attenzione i documenti contabili, e ciò richiede tempo“, afferma Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd all’Assemblea Regionale Siciliana.
Intanto, Maria Elena Volpes, dirigente generale dell’assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana, ha chiarito che per quanto riguarda la soppressione delle Soprintendenze si è trattato di un refuso che è stato prontamente corretto.
In un comma dell’articolo 14 della manovra presentata dal Governo, si fa cenno alla soppressione della legge regionale 80 del 1977 che riguarda le Soprintendenze. In realtà, la legge i cui articoli la Finanziaria vuole abrogare è la 116 del 1980, relativa ai due Centri regionali per il restauro e per l’inventario e catalogazione.
“Un errore materiale, capisco l’allarme, ma non c’era e non c’è alcuna intenzione né da parte dell’assessorato ne’ da parte del Governo di abolire le Soprintendenze, assicura Sergio Gelardi,capo dell’ufficio di gabinetto dell’assessorato guidato da Vittorio Sgarbi”.
Dopo aver approvato il rendiconto, l’Assemblea regionale siciliana ha dato il via libera anche al bilancio consolidato 2016. Si è astenuto il Pd con i suoi 7 componenti. “E’ un primo passaggio, è il primo consolidato che arriva in Aula ed è il meglio che si è potuto fare – ha detto in Aula l’assessore all’Economia, Gaetano Armao -. Abbiamo introdotto nel ddl stabilità una sorta di norma ‘ghigliottina’ secondo cui negli Enti, laddove non si approvino i bilanci entro i 30 giorni dalla scadenza, i Consigli d’amministrazione decadranno e gli amministratori saranno sostituiti. Una norma senza eguali per permettere il massimo allargamento degli Enti nel prossimo consolidato“.
Il vicepresidente vicario dell’Ars, Roberto Di Mauro, su richiesta del deputato Vincenzo Figuccia e di alcuni capigruppo, ha rinviato a domani la discussione generale del Defr.