All’interno degli spazi espositivi di “Magione Arts District” (piazza sant’Euno 11-18), nuova realtà sorta nel quartiere Kalsa a Palermo, fino al 2 settembre rimarrà in esposizione la personale di Linda Randazzo, “La carne e il sospiro“, curata da Cesare Biasini Selvaggi.
La mostra ripercorre l’evoluzione del percorso creativo dell’artista siciliana, “incoerenze estetiche” prodotte negli ultimi due anni.
La scelta del titolo, si legge nelle note del curatore, attinge da un passaggio dell’omonima poesia della poetessa Alda Merini: “(…) Prima della poesia viene la morte, qualche cosa che balza e rimbalza sopra le acque…”.
La metafora della morte prima della poesia, latu sensu della creazione artistica, si presta bene nel caso della produzione dell’artista, mano che declina la propria inquietudine nella ricerca continua di una fede che non sia solo estetica.
Una fede che già contempla concetti quali la redenzione e la resurrezione, in un contesto di laicità quotidiana, in un approccio all’arte che trascende le superfici delle sue tele o dei suoi taccuini.
“Quello che comunico è il mio sguardo” ci dice la Randazzo mostrandoci, in panoramica, le opere esposte che variano per dimensioni e tecniche utilizzate: olio su tela, matita su carta, acquarello su carta.
“Le mie opere sono isole miste, testimonianze di una scrittura evocata dalla realtà che osservo”.
Alle oscillazione della tecnica corrispondono dimensioni variabili: i disegni e gli acquarelli si compiono in supporti più contenuti (60×60 cm o 29x21cm), mentre le tele “trionfano”, è il caso di dire, in formati più grandi (fino a 2×2 metri).
I titoli delle opere, poi, custodiscono il segreto del “principio di realtà” dell’artista che, se nei disegni lavora per sottrazione e valorizzazione del vuoto, nelle tele stratifica personaggi, simboli e messaggi.
Fra quelle esposte segnaliamo l’acquarello “Signora”, esempio di rara sintesi tra visione del vero ed estetica universale, e “Trionfo della Morte” opera ancora “più metafisica dell’originale” esposta a Palazzo Abatellis.
Dopo Linda Randazzo a chiudere il programma delle esposizioni temporanee presso Magione Arts District, progetto culturale inserito nel cartellone ufficiale di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, un altro artista siciliano, Max Serradifalco.