Tra i più antichi atlanti geografici il volume “Theatro del Mondo“, opera del cartografo fiammingo Abraham Ortelius, è stato recuperato a Bologna dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.
L’opera, pubblicata nel XVI Secolo, era stata rubata da una biblioteca in Sicilia presumibilmente all’inizio nel Novecento ed è stata sequestrata a gennaio di quest’anno dai militari, nell’ambito delle attività di controllo contro il commercio illegale di opere d’arte.
Il volume stava per essere venduto all’estero. L’indagine è tutt’ora in corso e gli investigatori non hanno rivelato altri dettagli sulle persone coinvolte.
Il ritrovamento dell’atlante di Ortelius, che al termine degli accertamenti potrà tornare nella biblioteca siciliana da cui fu sottratto un secolo fa, è solo uno dei risultati ottenuti negli ultimi mesi dai militari del nucleo bolognese, che nel corso del 2018 hanno sequestrato 151 pezzi di tipo antiquariale, archivistico e librario e 57 opere d’arte contraffatte.
Il primo mappamondo il famoso cartografo lo realizzò nel 1564: Ortelius redigeva le carte per mezzo dei suoi contatti professionali o amichevoli con i cartografi europei.
Venticinque anni prima dell’atlante di Mercatore, fece incidere da Franz Hogenberg la sua collezione di carte in una stessa scala, era il 1570, che fu pubblicata sotto il titolo di “Theatrum Orbis Terrarum” che costituisce in effetti il primo atlante, pubblicazione che conobbe quattro ristampe nei suoi primi dieci anni dalla uscita.
In totale, il Theatrum fu pubblicato in sette lingue e trentasei edizioni; Ortelius, infine, fu anche il primo a citare le sue fonti per le carte, menzionando i nomi dei cartografi all’origine dei notizie cartografiche.