L’Artrite reumatoide è una delle più temute e dolorose malattie reumatologiche.
Si tratta di una malattia infiammatoria cronica, sistemica potenzialmente invalidante di origine autoimmune che colpisce prevalentemente le articolazioni in modo simmetrico.
A parlarci di questa malattia reumatologica è la dottoressa Annarita Giardina, dirigente medico della sezione di Immunoreumatologia, nel reparto di Medicina Interna, guidato dal prof. Salvatore Corrao, dell’Arnas Civico Palermo.
Diversi studi dimostrano che il 57% dei malati reumatologici necessitano di aiuto nella vita di tutti i giorni. A queste patologie si aggiungono complicanze che possono anche essere fatali, come quelle a carico dei polmoni e del cuore.
La sua diagnosi è spesso tardiva e, difatti, i pazienti aspettano anche 7 anni per scoprire di soffrire di artrite psoriasica o fibromialgia, 5 per la spondilite anchilosante, 3 per la sclerosi sistemica e 2 per l’artrite reumatoide.
Inoltre, in Italia, questa patologia costa ogni anno alla collettività oltre 3 miliardi di euro, tra spese dirette e indirette.
I SINTOMI
Il primo sintomo dell’artrite reumatoide è un dolore articolare che si sviluppa anche a riposo. Il dolore peggiora sotto sforzo e può presentarsi anche con rigidità articolare che rende difficile i movimenti.
Prestare attenzione ai vari sintomi è fondamentale per avere una diagnosi precoce, poiché non vi è modo di fare prevenzione.
IL COLLEGAMENTO CON I TUMORI
Le malattie reumatiche e neoplastiche sono legate da un meccanismo patogenetico della malattia infiammatoria autoimmune. I fattori di rischio principali sono la durata e l’attività della malattia. Questo è un altro motivo per sottolineare quanto sia importante mantenere l’attività infiammatoria della malattia ai livelli più bassi possibili, anche grazie alla scelta del farmaco più adatto al caso del paziente.
LE CURE
Molti sono oggi i farmaci che si possono utilizzare per curare l’artrite reumatoide. Inoltre, se le terapie vengono iniziate nelle prime fasi della malattia, è quasi del 50% la possibilità di regressione.
Attraverso un trattamento appropriato, mirato alla riduzione dell’infiammazione e conseguentemente del dolore, difatti, è possibile convivere con la malattia e mantenere una buona qualità di vita.
FONDAMENTALE E’ LA MULTIDISCIPLINARIETA’
Poiché le malattie reumatologiche sono molto complesse e possono interessare più organi, è necessaria la collaborazione tra specialisti che possano prendere in carico il paziente con una rete ben organizzata.