Tre scuole e sei giornalisti sono stati premiati nella 21/a edizione del premio giornalistico nazionale intitolato a Mario e Giuseppe Francese, il cronista del Giornale di Sicilia ucciso dalla mafia il 26 gennaio 1979 e suo figlio, nell’aula magna del liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Palermo.
Daphne Caruana Galizia ed Elia Minari sono i vincitori dei principali riconoscimenti del premio giornalistico. La coraggiosa giornalista investigativa maltese, che ha svelato i “buchi neri” degli intrecci fra malaffare e politica della sua Isola, uccisa da una bomba lo scorso ottobre, e il coordinatore della web-tv emiliana Cortocircuito, noto per le sue inchieste sulla ‘ndrangheta al nord, sono stati individuati dalla commissione esaminatrice del premio come i vincitori dell’edizione 2018. Premio anche ai giornalisti che si sono distinti nel campo delle inchieste, menzioni per professionisti siciliani impegnati sul campo nell’ambito del manifestazione organizzata dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione con Libera e con l’associazione Uomini del Colorado.
Tra i protagonisti anche Giovanni Impastato e i due inviati del quotidiano “La Repubblica“, Carlo Bonini e Giuliano Foschini.
Nel corso della manifestazione, presentata quest’anno da Roberto Leone e Marina Turco, quattro menzioni speciali sono andati a giornalisti siciliani che si sono distinti, a parere della giuria, ovvero Sandra Figliuolo del Giornale di Sicilia, Antonio Fraschilla de la Repubblica, Luigi Perollo, direttore del TgMed, e Fulvio Viviano, volto di Sky Tg24 in Sicilia.
La commissione esaminatrice della sezione Scuole del premio, composta dai giornalisti Maria Pia Farinella, Lidia Tilotta, Alessandra Turrisi e Tano Gullo ha deciso di assegnare il premio agli studenti di tre istituti palermitani, il liceo classico “Vittorio Emanuele II“, lo scientifico “Benedetto Croce” e il classico internazionale “Giovanni Meli“. È stata assegnata anche una menzione speciale al liceo Don Bosco Ranchibile.