Avrebbe assoldato un sicario per uccidere il 10 dicembre del 2002 il compagno, l’imprenditore catanese Santo Giuffrida, di 60 anni, che finora si credeva morto per un infarto ed invece sarebbe stato ucciso per volere della compagna prima con una iniezione letale e poi strangolato. Con questa accusa è stata arrestata a Misterbianco una donna di 43 anni, Barbara Bregamo insieme ad altre tre persone. L’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Catania, è stata eseguita dai carabinieri. A far luce sul’omicidio sono state le dichiarazioni del neo-collaboratore di giustizia Luciano Cavallaro.
Sulla vicenda anche un biglietto con la frase “Sacciu comu tu e i to cumpari affucasturu u masculu di l’amica di Luciano 15 anni fa” lasciato nell’auto delle persone ritenute coinvolte a Catania nell’omicidio. Uno degli indagati dopo aver ricevuto il biglietto ha confessato ad un amico il delitto riferendo testualmente “Sedici anni fa abbiamo fatto un omicidio, io ed altri due”.
In galleria le foto dei quattro arrestati