Guarda in alto il video della 96ª puntata
“Bar Sicilia“, la rubrica della domenica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, giunge alla sua 96ª puntata. Oggi, domenica 2 febbraio 2020, le nostre telecamere sono entrate al Comando dei Vigili del Fuoco di Palermo, che si trova in via Scarlatti a due passi dal Teatro Massimo. Qui abbiamo incontrato il comandate di Palermo Agatino Carrolo, che ci ha guidato alla scoperta dell’universo dei Vigili del Fuoco e della vita che si fa all’interno della caserma.
“Il corpo nazionale dei Vigili del fuoco – sottolinea – nasce nel 1939 per spegnere gli incendi, allora si chiamavano pompieri. Da allora il vigile del fuoco interviene anche quando il cittadino chiede un soccorso, portiamo soccorso dove c’è bisogno. Nel corso degli anni il Corpo nazionale si è ulteriormente evoluto e sono nati i nuclei specialistici”.
Il comandante spiega anche come si svolge la vita nel Comando di Palermo: “La sala operativa è il cuore del soccorso tecnico urgente. Da ottobre a questa parte il cittadino digita il numero 112, che è il numero unico di emergenza. Se la chiamata è di competenza dei Vigili del fuoco, allora veniamo attivati. A Palermo siamo circa 750 insieme a 50 amministrativi e poi ci sono quaranta Vigili del fuoco volontari. Ogni giorno effettuiamo una quarantina di interventi nel giro delle 24 ore, per un totale di oltre 15 mila interventi all’anno. L’altruismo è un valore fondante del Corpo dei Vigili del fuoco. Chiunque ne faccia parte ha questo requisito, che è il principale: l’attitudine ad essere disponibile ad ascoltare gli altri”.
“Qui dentro – osserva il comandante Carrolo – si vive una giornata intensa di lavoro, distribuita su due turni, dalle 8 alle 20 e dalle 20 alle 8. In pratica si lavora 24 ore al giorno. Significa che la vita del vigile del fuoco non conosce sosta durante l’arco di una giornata: siamo impegnati in un’attività costante di soccorso, ma anche di prevenzione, di vigilanza, si diffonde la cultura della sicurezza. Si vive fra la gente e per la gente”.
“Il vigile del fuoco in primis spegne gli incendi e deve saperlo fare – spiega Carrolo – ma ci sono anche i nuclei specialistici: Il Nucleo unità cinofila; in simbiosi con questa c’è l’Usar, che ricerca persone sotto le macerie in ambiente urbano; un’altra specialità importante è il Saf, speleo alpino fluviale, specializzato per ambienti impervi; poi c’è il Nucleo detto Nbcr, “Nucleare, batteriologico, chimico, radiologico” che interviene in presenza di eventi non convenzionali”; c’è il Niat, il nucleo investigativo antincendio territoriale, che svolge indagini per capire l’origine e la causa del fuoco; e ancora, c’è il Gos, Gruppo operativo speciale, il Nucleo Sommozzatori che è di stanza a Palermo ma che ha una competenza per tutta la Sicilia; poi ci sono i cosiddetti portuali, specializzati per interventi sulle navi; c’è il Nucleo Tas, topografia applicata al soccorso; c’è il Tlc, Tele comunicazioni; i soccorritori acquatici, i cosiddetti Sa, specializzati nei soccorsi in acque di superficie”.
Il comandante poi ricorda le celebrazioni avvenute in occasione dell’ottantesimo anniversario dalla fondazione del Corpo nazionale, con la cerimonia di catania alla presenza del Capo dello Stato. E’stata anche coniata una speciale moneta di due euro ed emesso un annullo filatelico. E ricorda la collaborazione con la direzione didattica Cavallari che ha sede nel quartiere Brancaccio, a Palermo, a seguito del quale i ragazzi hanno scritto un tema sui Vigili del fuoco e trenta studenti hanno anche avuto la possibilità di visitare il Comando. Infine, uno sguardo al calendario del Corpo nazionale, in cui è riportata la frase “Il futuro ha un cuore antico”.
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