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Nonostante i divieti che hanno creato qualche grattacapo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che pure a Palermo ha il suo barbiere di fiducia – nel capoluogo siciliano la gente continua ad avere i capelli a posto: in giro, non di rado, si vedono – rigorosamente con la mascherina – uomini con la piega perfetta e donne col colore della chioma omogeneo: come può essere se per l’emergenza dovuta al coronavirus barbieri e parrucchieri devono tenere le saracinesche abbassate?
Difficile pensare che siano diventati tutti Figaro all’improvviso, maestri dell’uso delle forbici all’interno delle quattro mura di casa propria. Più probabile ipotizzare che, tra barbieri e parrucchieri, ci sia chi fa il furbo ed esegua i servizi abusivamente, magari nella propria abitazione o, peggio, negli scantinati nascosti delle periferie cittadine.
Questa, almeno, è l’idea che si è fatto Nunzio Reina, barbiere di professione, vicepresidente della Camera di Commercio di Palermo e responsabile benessere di Confesercenti nazionale, che già qualche settimana aveva denunciato le violazioni, e che oggi ritorna alla carica: “Ci sono troppi abusivi – dice –,così chi tutela la salute di clienti e dipendenti, viene danneggiato da queste persone. Non vorrei che alla fine di tutta questa vicenda convenga abbassare le saracinesche ed esercitare a casa propria“.
Il rischio, insomma, è che i’furbetti’ abbiano la meglio sui professionisti corretti. Per evitare che ciò avvenga, Confesercenti Palermo ha deciso di rivolgersi alle Istituzioni: “Stamattina – spiega Reina – c’è stata un’audizione a distanza con la commissione Attività produttive del Comune di Palermo durante la quale ho esposto il problema personalmente. abbiamo trovato alcuni punti di accordo: la commissione farà intervenire l’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo – riporta Reina –, poi quest’ultimo si farà portavoce con il suo omologo regionale per vedere se ci sono le condizioni per svolgere l’attività in sicurezza. Contestualmente – prosegue il vicepresidente della Camera di Commercio di Palermo – Confesercenti nazionale scriverà una lettera per sollecitare il tavolo tecnico insediato dal governo a Roma per verificare l’opportunità di apertura delle attività di barbieri e parrucchieri con i prossimi provvedimenti, ovviamente attenendosi scrupolosamente alle regole igienico sanitarie e di sicurezza e soltanto dopo il termine del 3 maggio“.
“Stiamo cercando, nel rispetto delle regole e della legalità, rifiutando nettamente le forme di abusivismo – è la conclusione di Reina –, di vedere quali sono le condizioni migliori per ripartire, tutelando la salute dei palermitani e degli italiani tutti, visto che il problema è di tutta la nazione“.