Il sogno scudetto della Virtus Eirene Ragusa si infrange sul muro della Famila Schio, che ha battuto le ragusane in gara quattro per 81-62, aggiudicandosi così la serie scudetto. L’allenatore di Ragusa, Gianni Recupido, non è riuscito a trovare le giuste soluzioni, soprattutto in fase difensiva. Al contrario, il coach del club veneto, Vincent, ha impostato la gara in maniera perfetta, giocando una partita basilare ma concreta, approfittando dello strapotere delle sue lunghe sotto canestro e di Allie Quigley dall’arco.
Se nel momento difficile, le ragazze d’esperienza e di talento di Schio si sono fatte trovare pronte, quelle di Ragusa si sono date alla macchia. Male Daerica Hamby, apparsa molto stanca già da metà partita, con errori elementari in fase di costruzione e poca precisione sotto canestro. Assente ingiustificata Jessica Kuster, mai in partita durante tutto il match di gara quattro. Jillian Harmon ha lavorato bene solo in fase di disturbo, prendendo tanti falli, ma anche lei ha dato uno scarso contributo in fase di realizzazione. Chiara Consolini è durata solo un quarto, mentre l’ultima a mollare è stata Nicole Romeo, una predicatrice nel deserto nella serata più buia di Ragusa.
La Virtus Eirene ha dimostrato, nel complesso, di essere una grande squadra dalla panchina corta. La mancanza di ricambi ha generato tossine nelle gambe e nelle braccia delle giocatrici di Ragusa, le quali si sono rivelate decisive in questo finale di stagione.
La gara del PalaMinardi si mette subito male per Ragusa, con Schio che parte a razzo piazzando un 9-0 di parziale con una Lavender devastante sotto canestro. Il gioco alto – basso di Schio, in fase di transizione, sarà il fattore decisivo di tutta la partita, al quale la Passalacqua non è riuscita a trovare un correttivo efficace durante tutta la gara. Nel primo quarto una straordinaria Chiara Consolini riporta sotto Ragusa, con un totale di 11 punti dal campo. Fondamentale anche il lavoro di Jillian Harmon, la quale è riuscita a portare Ragusa in lunetta e a guadagnare così dei preziosi tiri liberi. Il primo quarto si chiude 21-19 per Schio.
All’inizio del secondo quarto si ripropone il copione del primo, con Schio che torna subito a +8, con la coppia Lavender – Quigley che continua a piazzare canestri pesanti. Il lavoro di Battisodo e Dotto dall’arco mette in difficoltà una già fragile difesa ragusana, che rischia di crollare già a metà di secondo quarto, piombando anche a -13. Il rush finale di quarto di Nicole Romeo, una vera predicatrice nel deserto nella serata nera di Ragusa. Il finale di quarto è tutto di Schio, che piazza due triple devastanti con Masciadri e Quigley, quest’ultima in un azione di contropiede presa con soli nove secondi da giocare. Schio rientra negli spogliatoi sopra di 12 punti e con la carica di chi sa di essere vicina all’impresa.
Al rientro dagli spogliatoi, Ragusa continua a faticare ad inizio di quarto, con Schio che continua ad essere devastante sia dall’arco che dal pitturato. Se in area Gruda e Lavender continuano a fare il bello e il cattivo tempo, Allie Quigley continua ad essere devastante da tre punti. La quinta tripla del match della statunitense porta Schio sul +15, in pieno controllo della partita. Il pubblico del PalaMinardi rumoreggia di fronte alla paralisi delle sue ragazze, le quali non riescono a trovare una chiave di lettura al match. Romeo riporta sotto ancora una volta le sue compagne di squadre, le quali però si fanno sorprendere ancora nel finale di quarto, chiuso da Schio sul +8.
Nell’ultimo quarto Ragusa poteva riaprire la partita ma, l’errore di Hamby da un lato e il canestro di Lavender dall’alto chiudono definitivamente i giochi. Al PalaMinardi il match si chiude sul 81-62, con Schio campione d’Italia e Ragusa ancora amaramente seconda.