L’Orlandina viene sconfitta per 76-65 dalla De Longhi Treviso in gara tre della serie promozione, concedendo così la Serie A 1 alla formazione trevigiana. La Benfapp ci ha provato fino alla fine, in mezzo a mille difficoltà, ma alla fine ha dovuto cedere il passo a Logan e compagni, autori di una partita di intensità e di testa.
Diciamo la verità, l’ Orlandina è arrivata a pezzi fisicamente, provata da una rincorsa infinita a Roma durante la regular season e da nove partite di play-off molto difficili. Gli infortuni occorsi prima e durante il match ne sono la conferma, lasciando l’amaro in bocca per l’inizio di stagione ad handicap della formazione siciliana.
Ai nastri di partenza la Benfapp, già orfana di Brandon Triche, deve rinunciare anche a Joe Trapani. A fare il play-maker di Capo d’Orlando viene adattato Jordan Parks, con Laganà a fargli da sostegno.
Parte bene l’ Orlandina, la quale viene spinta da un ottimo Laganà, arrivando ad avere +5 di massimo vantaggio. Dopo di che si sveglia Logan che con una tripla e un canestro sotto ferro pareggia i conti. Il leader di Treviso si rende conto del fatto che i giovani dell’ Orlandina sentono la partita e pressandoli recupera preziosi palloni e mettendo a segno punti pesanti. Mei tiene in partita i suoi e il primo quarto si chiude 17-18 in favore di Treviso.
Nel secondo quarto, le possibilità di turnover della Benfapp si riducono all’osso, visto che Laganà è già gravato da tre falli a suo carico. Bruttini e Mei fanno il possibile, con un Parks che rappresenta l’unica vera soluzione offensiva della Benfapp. L’ Orlandina tenta di compensare la mancanza di soluzione con un alta intensità offensiva. Fino a metà tempo riesce nell’intento, ma Burnett prima e Logan dopo creano un solco di dieci punti nella seconda metà del quarto, chiudendo all’intervallo lungo sul 27-37.
L’Orlandina rientra in campo appesantita dall’infortunio di Laganà, che ha preso un colpo all’anca durante il secondo quarto, e dal malore del coach Marco Sodini, che ha avuto un leggero calo di pressione. All’interno dell’impianto fa molto caldo, i giocatori sudano molto e il rischio di scivolare è molto alto.
Treviso parte a bomba, approfittando del fiato corto degli avversari. Logan spacca letteralmente la partita, partendo Treviso ad un mostruoso +23 di massimo vantaggio. A questo punto però la Benfapp tira fuori l’orgoglio, in particolare con Jordan Parks, il quale piazza un 8-0 di parziale che, unito alla tripla di Bruttini, portano la Benfapp a -12.
Nell’ultimo quarto la Benfapp ci prova più con l’orgoglio che con le gambe. Bruttini piazza un coast di coast eroico, con Parks che riporta sotto i suoi facendo a sportellate in area. Treviso è in confusione e non riesce a reagire. L’ Orlandina perde anche Jordan Parks, il quale mette il piede male a seguito di un contrasto in area ed è costretto ad abbondare il match.
La Benfapp è ai minimi termini ma Bruttini e Mobio portano sotto i suoi, arrivando fino al -5. Treviso chiama time-out ma continua a subire la partita, non riuscendo a reagire. Troppo pesanti però gli errori di Bellan e Galipò, i quali non concretizzano facili occasioni. A pochi minuti dalla fine Logan dà la spallata decisiva al match, con un 5-0 di parziale. La tripla di Murabito chiude il match per l’Orlandina, a cui vanno gli onori del campo.
Finisce 76-65 per Treviso, che torna in A1 dopo sette anni di assenza. Per l’Orlandina è un finale agrodolce, con una stagione che doveva essere di transizione ma che si rivela invece un’occasione persa per concretizzare subito. Capo d’Orlando ha comunque dimostrato di avere un progetto serio, che l’anno prossimo può dare i suoi frutti.