Sono indagate per omicidio colposo la madre e la zia di Giulia Mazzola, la bambina di sette anni morta lunedì scorso in un incidente stradale. La piccola, deceduta nell’impatto tra la Volkswagen su cui viaggiava e una Hyundai, si trovava in braccio alla madre, Olimpia Calì, senza cintura di sicurezza e sul sedile anteriore, mentre la zia Caterina Mazzola, incinta di 9 mesi, era al volante.
Secondo la legge, quando il bambino non viene fatto sedere sul sedile posteriore in apposito seggiolino a essere responsabile è “il conducente, ovvero, se presente sul veicolo al momento del fatto, chi è tenuto alla sorveglianza del minore stesso”. Previsione che obbliga i pm a iscrivere entrambe le donne in attesa di una valutazione di tutti i rilievi, ancora non completi, fatti dalla polizia municipale che indaga sull’incidente.
Sempre di omicidio colposo è accusato il conducente della Hyundai, Francesco Roccapalumba, 60 anni, in auto con la moglie Vincenza. Non avrebbe dato la precedenza, nonostante i segnali lo imponessero, alla macchina su cui si trovava la piccola. Giulia sarebbe deceduta nell’impatto col cruscotto o per l’esplosione dell’airbag. La bambina è stata poi portata fuori dall’abitacolo e fatta sdraiare a terra, circostanza che ha fatto ipotizzare, erroneamente, che fosse stata sbalzata dall’auto nell’impatto.
Incidente a Palermo in via Giorgio Arcoleo, muore una bambina