L’Airgest potrà offrire incentivi alle compagnie aeree, nel rispetto delle disposizioni comunitarie, per avviare nuove rotte – da e per Birgi – in modo da promuovere, tra l’altro, lo sviluppo dell’area svantaggiata del Trapanese.
L’Assemblea regionale siciliana ha, infatti, approvato un emendamento presentato dal governo Musumeci, che consentirà alla società di gestione dello scalo trapanese di utilizzare il cosiddetto “Meo test”, così come già fanno altre aziende che si trovano in analoga condizione.
Ovviamente ogni incentivo concesso dovrà essere preventivamente supportato da un adeguato Piano di investimenti che dimostri – con il parere favorevole della Commissione europea -la remunerabilità dello stesso.
Intanto, l’aeroporto di Trapani Birgi continua a soffrire una crisi senza precedenti e non sembra che un emendamento possa essere sufficiente a salvare una situazione diventata oramai sempre più insostenibile, fra il crollo verticale del turismo nel Trapanese e l’abbandono di diversi operatori economici.
Il presidente di Airgest, avvocato Paolo Angius, ringrazia, anche a nome di tutto il consiglio di amministrazione, il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci e tutte le forze politiche per l’approvazione da parte dell’ARS del provvedimento «che dovrebbe consentire di sviluppare – pur restando nell’ambito delle rigide normative nazionali e comunitarie – un’attività commerciale più efficace rispetto al passato. E apprezziamo l’intendimento del presidente Musumeci di fornire le risorse necessarie per la definizione di un nuovo piano di sviluppo commerciale ad esclusivo beneficio dell’aeroporto e quindi del territorio trapanese».