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Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale di Palermo, come tanti cittadini si è trovato suo malgrado a dover affrontare una situazione drammatica provocata dalla bomba d’acqua di ieri, mentre si trovava con le sue figlie in auto, dalla quale è riuscito a venir fuori anche grazie all’aiuto di alcuni palermitani che lo hanno aiutato a portarsi in salvo, fornendo coperte.
“Sono ancora scosso, mi trovavo sotto il cavalcavia di via Leonardo da Vinci-Viale Lazio con le mie figlie. Sono riuscito per una frazione di secondo a liberarle dai seggiolini e a uscire nonostante la pressione sulle portiere fosse forte, aprendo anche il cofano e facendo defluire l’acqua. Dopo pochi secondi l’auto è andata giù“, è il terribile racconto di Ferrandelli.
Dopo il momento del silenzio per la triste giornata per la città, adesso, per Ferrandelli, è il tempo di individuare le responsabilità: “Ho fatto richiesta formale di accesso agli atti – afferma il consigliere comunale-, voglio sapere quando è stata effettuata l’ultima manutenzione. C’è stato un piano di sicurezza che non ha funzionato“.
Ferrandelli punta il dito contro il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Il sindaco è la prima autorità sanitaria di una città, il responsabile della Protezione civile cittadina. Se non sei nelle condizione di mantenere il defluire delle acque nei canali idrici dei chiudere le strade tempestivamente“. Poi la stoccata: “Credo che per dignità debba darle, ma credo che davanti a una responsabilità politica oggettiva come questa il sindaco si debba dimettere. E se non lo farà, invito tutti i consiglieri comunali che hanno a cuore questa città a presentare una mozione di sfiducia per mettere il sindaco e chi vorrà sostenerlo di fronte alle proprie responsabilità“.