Alzi la mano chi si ricorda Carmelo Briguglio. Ecco, il politico messinese vicino al governatore Musumeci, potrebbe tornare nel gotha della politica che conta, attraverso la poltrona dell’assessorato regionale ai Beni Culturali.
Anche se l’impresa sembra abbastanza ardua e le sue dichiarazioni a ilSicilia.it non lascerebbero spazio a dubbi. Alla domanda “lei potrebbe essere il prossimo assessore ai beni culturali?” la risposta dell’ex deputato regionale è: “Mi spiace questa è una decisione del presidente Musumeci. Io non sono candidato a nulla e niente. Punto e basta. Quello che dovevo fare ho fatto. La cosa non mi riguarda. Il mio ciclo politico attivo è finito”.
Sembrerebbe proprio che Briguglio, qualora arrivasse la chiamata del governatore Musumeci, possa rifiutare l’offerta e continuare a lavorare come capo della segreteria particolare dell’Assessorato ai Beni Culturali.
Come dire, rimarrebbe in campo ma senza la fascia da capitano. Ma le affermazioni dell’ex deputato alla Camera (proveniente da Alleanza nazionale e poi da Futuro e Libertà) potrebbero non essere gli unici nodi al pettine in merito a una sua eventuale nomina per la poltrona più alta dell’Assessorato che ad oggi vede alla regia lo stesso presidente Musumeci.
Nel movimento del governatore, Diventerà Bellissima, l’acqua in pentola bolle e una mossa falsa del presidente potrebbe far perdere altri pezzi. Ma verso dove? Diritti al partito della Meloni che da qualche mese ha iniziato una “campagna acquisti” in grande stile, come se fosse aperto il mercato calcistico per la prossima stagione.
Eufemismi a parte, un altro problema sarebbe costituito dal partito di Berlusconi. Sembra che Forza Italia abbia posto un veto nei confronti di Carmelo Briguglio. Le motivazioni parrebbero essere tutte romane. Nel frattempo l’assessore pro-tempore (cioè Musumeci) continua a lavorare con il proprio staff. Dopo la nomina dei direttori dei parchi archeologici, con qualche polemica per l’allontanamento di Francesca Spatafora dal Salinas, il dirigente generale del dipartimento, Sergio Alessandro, d’intesa con il presidente della Regione ha proceduto alla nomina dei nuovi soprintendenti e direttori dei musei.
Ma a quanto pare le dinamiche politiche oramai per Briguglio sono acqua passata. Forse.
L’ultimo evento a cui ha partecipato è stato nel suo paese natale: Furci Siculo, per presentare il vocabolario siciliano che la Regione Siciliana ha deciso di pubblicare in versione integrale.
Scrive sui social l’ex deputato: “La Regione Siciliana pubblicherà il vocabolario siciliano, nella versione integrale, di Giuseppe Trischitta Mangiò e i suoi scritti minori. Un’opera che attende da troppi anni di essere conosciuta integralmente, ancorchè utilizzata da altri autori. Un riconoscimento, un atto di giustizia nei confronti di un intellettuale ingiustamente dimenticato. Di un furcese che ha dato un contributo importante alla cultura della nostra Isola. Impegno che ho preso ieri sera a Furci in piazza, la nostra agorà, a nome del Presidente Musumeci“.