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Buseto Palizzolo, assaltavano e rapinavano ragazzini: sgominata banda

giovedì 24 Febbraio 2022
foto di repertorio

I Carabinieri della Stazione di Buseto Palizzolo hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 5 persone, di età compresa tra i 19 e i 68 anni, ritenute responsabili, a vario titolo, di rapina, ricettazione, lesioni, danneggiamento, minaccia e violenza privata.

Quattro degli indagati sono finiti in carcere, un quinto è stato sottoposto all’obbligo di dimora.
I provvedimenti, emessi dal gip presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura, scaturiscono dalle indagini condotte dai Carabinieri a seguito di due distinti episodi di rapina ai danni di minori, verificatisi entrambi a Buseto Palizzolo nel settembre 2021 e la notte di Capodanno 2022.
Il racconto dei testimoni e la minuziosa analisi dei sistemi di videosorveglianza hanno permesso agli investigatori di individuarne i presunti autori.
Sebbene la prima rapina fosse stata messa a segno da quattro soggetti, mentre la seconda solo da due, gli investigatori avevano ipotizzato che ci fosse un collegamento tra i due reati.

Le modalità esecutive erano risultate molto simili: i malfattori, in entrambi i casi, dopo avere individuato la vittima a bordo di uno scooter, avevano occupato la carreggiata per costringerla a fermarsi. Poi, approfittando della minore età e ricorrendo a percosse, avevano sottratto lo scooter, dandosi alla fuga.
Le indagini hanno permesso di ricostruire che, poco prima della rapina di settembre, i presunti autori avrebbero anche lanciato delle pietre in direzione di alcune auto in transito sulla strada provinciale che collega Buseto Palizzolo a Valderice. Nella circostanza avevano mandato in frantumi il vetro posteriore di un veicolo causando lesioni ad un bambino che era sul sedile della vettura.
I veicoli oggetto di rapina, in entrambi i casi, sono stati rinvenuti dai Carabinieri e restituiti ai legittimi proprietari.
I quattro arrestati (tre in carcere e uno agli arresti domiciliari) sono stati accompaagnati presso la casa circondariale di Trapani o presso il rispettivo domicilio, mentre un quinto indagato è stato sottoposto all’obbligo di dimora a Buseto Palizzolo.

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