In un’aula può nascere il futuro. È quanto dimostra l’esperienza dell’Istituto Comprensivo “Pirandello Bosco” di Campobello di Mazara, che ha recentemente avviato una sperimentazione didattica d’avanguardia nell’ambito del progetto “Costruire e misurare le competenze trasversali”, promosso attraverso i progetti nazionali L107/2015 dal Ministero dell’Istruzione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia.

In particolare, il progetto di sperimentazione, rientra nell’implementazione del Sistema nazionale di Valutazione e con la scuola polo INVALSI ITET “Girolamo Caruso” di Alcamo come capofila, è stato lanciato dal Direttore Generale Giuseppe Pierro nel febbraio 2024 in occasione della condivisione di primi importanti dati di Ricerca. Un quadro completo dei dati è stato, invece, condiviso con INVALSI in Roma in occasione del Seminario svoltosi nel mese ottobre.
Dal via alla Sperimentazione si è costituita una Rete di Scuole dedicata. Oggi la Rete è diventata nazionale con la sottoscrizione di un accordo che coinvolge scuole della Lombardia, Veneto, Puglia, Friuli e di scuole siciliane da Trapani a Messina a Siracusa che stanno sperimentando.
Il progetto coinvolge, dunque, oltre 50 Istituzioni Scolastiche ed è questo un dato in continua evoluzione. È in atto un fermento che ha l’obiettivo di trasformare la scuola in un vero e proprio cantiere pedagogico, dove si coltivano le “Competenze Trasversali”, fondamentali per la crescita personale, sociale e professionale degli studenti.
Tra queste: empatia, pensiero critico, leadership, comunicazione efficace, problem solving, gestione del tempo e del conflitto; ma anche autostima, autonomia, autovalutazione e resilienza; ed ancora creatività, innovazione e leadership trasformazionale. Sono oltre 30 le competenze trasversali su cui si sta sperimentando.
La Pirandello Bosco è stata la prima scuola ad attivarsi e a coinvolgere tutte le sue sezioni e le classi in questa sperimentazione. Attraverso una Didattica attiva l’Istituto ha portato in classe strumenti innovativi e inclusivi come la tecnica dei Sei Cappelli per pensare, basata sul pensiero laterale e ideata da Edward De Bono, e lo yoga del sorriso, un’attività che stimola l’ascolto, il benessere e la consapevolezza emotiva. Attraverso questi approcci, gli alunni sono stati coinvolti in esperienze collaborative, creative, riflessive, dove il sapere si è fuso con il sentire, la razionalità con l’immaginazione, la logica con l’intuizione.
Un mix che ha reso le attività scolastiche autentiche palestre di crescita integrale, grazie anche all’apporto attivo dei docenti, del personale scolastico e delle famiglie, che hanno accompagnato il percorso con entusiasmo e spirito partecipativo.
“Vedere i nostri studenti esplorare nuovi modi di pensare, mettersi nei panni degli altri, confrontarsi con passione e creatività è stato emozionante,” racconta la dirigente scolastica professoressa Giulia Flavio. “Questo progetto ha rappresentato una vera occasione di rinnovamento per tutta la comunità scolastica. È stato un lavoro corale, e il merito va condiviso con i docenti, le famiglie e ovviamente i nostri splendidi alunni.”
Il progetto prende forma da un impianto teorico e metodologico solido, costruito dalla Dottoressa Paola Daniela Virgilio, pedagogista e docente distaccata su Progetto L107/2015 dall’USR Sicilia. La Dottoressa è ideatrice del modello “Cantiere Pedagogico”. Il percorso nasce da una lunga ricerca scientifica, analisi dei dati INVALSI e studio delle migliori pratiche educative internazionali.
“Il nostro obiettivo è dare concretezza a un’idea di scuola che sia laboratorio di vita, non solo di istruzione,” spiega la Dottoressa Virgilio. “Sviluppare competenze trasversali significa fornire agli studenti gli strumenti per affrontare le sfide della società contemporanea, con spirito critico, empatia e resilienza. Il lavoro svolto al ‘Pirandello Bosco’ è un esempio eccellente di come tutto questo possa realizzarsi con efficacia e bellezza. Stiamo anche testando un sistema di misurazione delle competenze attraverso un sistema di triangolazione e una importante rivalutazione dell’autovalutazione degli studenti”
Nel cuore del progetto c’è l’idea di una scuola aperta, condivisa, intergenerazionale, capace di superare i confini delle aule e coinvolgere famiglie, territorio, enti locali. Le attività non restano isolate, ma si integrano in un disegno più ampio, dove anche le differenze tra ordini scolastici diventano occasioni di tutoraggio e scambio tra pari. Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi, con nuove attività, raccolta dati e monitoraggio dei risultati. Ma il primo tratto è stato percorso, e con passo sicuro. Perché la scuola che emoziona, ascolta e coinvolge è la scuola che forma persone libere e responsabili.