“Il contatto pelle a pelle tra genitori e neonato è un vero e proprio toccasana, in particolare quelli nati prematuri”.
La “canguro-terapia” migliora la salute complessiva del neonato ed a parlarcene è il professore Mario Giuffrè, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale del Dipartimento Materno Infantile del Policlinico di Palermo.
Nello specifico “Serve a stabilizzare i parametri cardio-respiratorio e l’omeostasi termica del neonato. Migliora il rapporto con genitori, favorendo anche l’allattamento. Questa pratica si accompagna a una necessità di aprire le terapie intensive neonatali a genitori, veri e propri caregiver che partecipano insieme a medici e allo staff sanitario all’accudimento dei propri bambini”.
Ovviamente la pratica va fatta quando il neonato non è in condizioni critiche. La stessa Organizzazione mondiale della sanità , che riconoscere il valore della canguro terapia, sottolinea che “è raccomandata di routine per la cura di neonati di peso pari o inferiore a 2000 grammi e deve essere iniziata appena le condizioni del neonato sono stabili”.