Il canottaggio non è solo un’attività sportiva, ma anche una disciplina per la prevenzione delle malattie e la promozione del benessere psicofisico.
E’ questo l’obiettivo del progetto “Sport terapia integrata”, della Federazione italiana di Canottaggio e Federsanità, che avvierà corsi di Sport Terapia rivolti a persone con pregresse patologie (oncologiche e non), donne operate di cancro al seno e adulti appassionati over 65.
Ma perché integrata?
“Perché, in questo contesto, la parola “integrata” ha un peso e un significato fondamentale perché rimanda all’inclusione, cioè alla formazione di un equipaggio misto di donne, e uomini, ex pazienti oncologici e di sportivi”. A spiegarlo è l’ideatore e coordinatore del progetto Nicolò Cavalcanti che ha studiato gli effetti del canottaggio quando lavorava al Gemelli di Roma, avviando anche degli studi.
“Il canottaggio, inoltre, come “attività dolce” , è perfetto per le donne operate di neoplasia mammaria – prosegue –. Recenti studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico aerobico o di resistenza non contribuisce allo sviluppo o al peggioramento del linfedema, bensì ha degli effetti positivi. La completezza e l’armonia del gesto tecnico della voga, infatti, interessa tutti i distretti muscolari, rendendo il canottaggio idoneo e funzionale al recupero post oncologico, ma anche preventiva”.
Circoli Siciliani aderenti al progetto:
Unione Siciliana Catania; Ruggero di Lauria Mondello; Canottieri Mondello, Canottieri Palermo; C.C.Peloro di Messina; Telimar di Palermo; CUS Catania; C.C. Paradiso di Messina.
Il Telimar terrà un Open day il 4 febbraio alle 11 nella sede remiera del circolo, al molo Bersagliere (ex molo Sud), alla Cala.