I sindacati degli edili hanno chiesto oggi al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli un impegno concreto per la definizione della Bolognetta-Lercara e per il completamento di anello e passante ferroviario.
Feneal, Filca e Fillea, assieme a una delegazione dei lavoratori della Bolognetta Scpa e della Sis, hanno incontrato a Vicari il ministro e il componente della commissione Infrastrutture della Camera, Adriano Varrica, nel corso del sopralluogo nei comuni colpiti dall’emergenza maltempo e nei cantieri dei grandi appalti.
“Il ministro ha accolto il nostro appello, ha risposto che la Bolognetta-Lercara, il passante e l’anello sono tra le opere importanti sotto osservazione e che è nei piani del governo portare a compimento la realizzazione di queste infrastrutture strategiche per lo sviluppo del territorio – dichiarano Ignazio Baudo, Francesco Danese e Francesco Piastra, segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Palermo – Per il passante, Rfi deve impegnarsi a rispettare i tempi di consegna dell’opera definita. Per la Bolognetta-Lercara, la politica e l’Anas devono adesso assumersi la responsabilità di mandare avanti la variante tecnica altrimenti il cantiere rischia di fermarsi. È essenziale per noi definire il completamento dell’intera opera della Palermo-Agrigento, mandando avanti anche gli altri tre lotti ancora da appaltare”.
“Il cantiere che oggi il ministro ha visitato viaggia già con un ritardo di un anno – aggiungono i tre segretari – Più si allunga la decisione sulla variante, più aumenta il rischio dell’incompiuta e della perdita dell’occupazione per i 100 lavoratori e per l’indotto. E se non ci saranno interventi urgenti, già a gennaio il contratto dei 15 lavoratori a tempo determinato potrebbe non essere prorogato”.
I sindacati degli edili hanno inoltre raccolto la disponibilità della commissione Infrastrutture a proseguire la discussione sulle opere di Palermo in sede parlamentare e, a proposito delle modifiche del codice degli appalti, hanno manifestato le loro perplessità a sul tema della liberalizzazione dei subappalti.
“Allungare la catena degli appalti e liberalizzare i subappalti lo riteniamo negativo – hanno aggiunto Feneal, Filca e Fillea – Con i subappalti le aziende abbattono i costi e poi si rivalgono sulle condizioni dei lavoratori. Inoltre, con la liberalizzazione degli appalti aumenta il rischio di infiltrazioni mafiose”.