Due delle organizzazioni datoriali più rappresentative della formazione professionale hanno detto no alla firma dell’accordo parasociale con i sindacati per il riassorbimento dei lavoratori in esubero dell’albo. Si tratta di Forma Sicilia e Cenfop che ieri hanno disertato l’incontro tenutosi nel pomeriggio alla presenza dell’assessore regionale al ramo, Roberto Lagalla.
Una scelta fortemente contestata dalla Flc Cgil Sicilia. Si assottigliano ulteriormente, quindi, le speranze di riassunzione per migliaia di ex dipendenti che attendevano con ansia la pubblicazione del nuovo avviso e la riattivazione delle attività formative dopo una lunga fase di stallo.
Il percorso era già complicato visto che le risorse messe a disposizione dall’Assessorato, 125 milioni di euro in tutto, non bastano a finanziare il ritorno al lavoro di tutti. Una platea, tra personale attualmente in forza agli enti, personale licenziato o in corso di licenziamento, composta da 8.500 persone. Di questi 1.700 appartengono al bacino degli ex sportellisti, mentre circa la metà sono amministrativi. Una categoria quest’ultima difficile riassorbibile perchè numericamente sovradimensionata rispetto alle effettive esigenze degli enti.
La decisione presa da Forma Sicilia e da Cenfop era stata anticipata il giorno precedente con una nota congiunta a firma dei presidenti delle due organizzazioni, Giuseppe Navetta e Massimo Papa. Entrambi contestano i criteri di partecipazione stabiliti nell’avviso. A loro giudizio non riuscirebbero “neanche a garantire gli organici esistenti. La prospettiva del catalogo – spiegano nella nota – e la mancanza di regole e pratiche che rendano sicuro il futuro della formazione non ci permettono di assumere impegni”.
Parole pesanti che suonano come una sorta di messa in mora nei confronti dell’Assessorato e che lasciano presagire battaglie e contenziosi già all’indomani della formazione della graduatoria degli enti che si sono aggiudicati le risorse. Nessun tentennamento da parte dell’assessore che al contrario è convinto della formula utilizzata e del fatto che Forma Sicilia e Cenfop possano in seguito ritornare sui loro passi e firmare l’intesa come hanno fatto tutte le altre organizzazioni datoriali e dei sindacati che in questo modo sperano di assicurare maggiori tutele al personale.
Difficile al momento capire chi sia disposto a rivedere la propria posizione. Di sicuro questa situazione non giova alla parte più debole della contesa, ovvero ai lavoratori.