“Penso che bisognerebbe cambiare il modo di commemorare le stragi per coinvolgere maggiormente i giovani. Non perchè le celebrazioni del 23 maggio siano inutili, anzi sono importantissime e il mio plauso va per questo a Maria Falcone e alla fondazione che presiede. Ma il coinvolgimento dell’arte onorerebbe la memoria piu’ del discorso di un ministro. Ed per questo che lancio l’idea di realizzare una sorta di ‘Biennale dell’antimafia’”. Lo dice all’ANSA il presidente dell’assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè.
“L’idea mi e’ venuta anche perche’ ho visto che mia figlia che ha 26 anni non si emoziona rispetto a queste commemorazioni. – prosegue – Sono convinto che bisognerebbe coinvolgere il mondo dell’arte, della musica, della danza. Loro esponenti dovrebbero lavorare per realizzare qualcosa che possa rimanere ogni giorno. Per tenere viva la memoria. Per far capire ai giovani cosa sia successo realmente prima delle stragi”.
“Sono sicuro infatti che nessun trentenne leggera’ sui sito di informazione o sui giornali le cronache delle manifestazioni di oggi – osserva – Si vive ormai nel periodo digitale e non nell’analogico. Per raccontare la storia sarebbe utile anche un museo della mafia e dell’antimafia”. “La Fondazione Falcone – aggiunge – potrebbe allargare le sue competenze piu’ di quanto lo faccia all’arte e alla scrittura. C’e’ questa installazione stupenda dei cani in branco del maestro Vitali che ho visto oggi dentro l’aula bunker. Sembrano messi li’ a difesa della giustizia”.
“Chiedero’ a Maria Falcone – annuncia – di poterla esporre in modo permanente a Palazzo dei Normanni, sede all’Assemblea regionale siciliana. In modo tale che quel branco di cani vegli sulla legalita’”.
“Ringraziamo il presidente dell’Ars per la precisazione fatta perche’ noi restiamo convinti che la presenza delle istituzioni, che testimonia l’impegno dello Stato nella lotta alla mafia, sia fondamentale. Guai se le istituzioni non fossero presenti in un giorno in cui, non solo si ricordano le vittime di Cosa nostra, ma tutti insieme rinnoviamo il giuramento laico a non arretrare di un passo che facemmo dopo le stragi”. Lo ha detto Maria Falcone, presidente della Fondazione Giovanni Falcone, commentando le parole del presidente dell’Ars Gianfranco Micciche’.
“Siamo lieti che il presidente pensi di ospitare all’Ars l’installazione del maestro Vitali, una delle opere del progetto SpaziCapaci che abbiamo voluto realizzare quest’anno – aggiunge – nel segno di un nuovo percorso di legalita’ che, attraverso l’arte e la bellezza, arrivi a piu’ persone possibile. Quest’anno abbiamo cominciato con i murales a Brancaccio e accanto all’aula Bunker e con la bellissima statua sotto l’Albero Falcone, proseguiremo lungo questo solco cercando linguaggi efficaci e coinvolgenti che ci aiutino a diffondere il messaggio che da 29 anni portiamo avanti”.