L’ex presidente del Consorzio Sol.Calatino Paolo Ragusa commenta le dichiarazioni rese ai Pm da Luca Odevaine nell’inchiesta in cui è indagato dalla Procura di Catania. “Non è stato l’onorevole Giuseppe Castiglione a presentarmi Luca Odevaine che ho invece incontrato al Cara di Mineo, per la prima volta, alcuni mesi dopo la prima gara dell’Agosto 2011 – precisa Ragusa che gestiva il Cara di Mineo – Non potevo essere l’uomo di fiducia dell’on. Castiglione, almeno all’inizio della gestione, dato che fino alle elezioni politiche del 2013, al senato, ho sostenuto la lista del Megafono, la cui candidatura di certo non era sponsorizzata dall’attuale sottosegretario“.
Ragusa smentisce di avere mai concordato o partecipato alla scelta di criteri di gara. “Con nessuno e tanto meno con il dott. Luca Odevaine, che ho fisicamente conosciuto solo qualche tempo dopo l’espletamento della prima gara“. Precisa, inoltre, come abbia successivamente deciso di aderire al Nuovo Centro Destra “per apprezzamento verso Castiglione facendo proselitismo tra le persone che erano più vicine a me e che liberamente, come da una di esse dichiarato ai Pm, decidevano di aderire o meno“. Ragusa respinge le accuse di corruzione elettorale sostenendo come non fosse vero che il personale del Cara venisse selezionato sulla base dell’appartenenza o meno ad Ncd; stando alle sue testimonianze le accuse sul voto di scambio provengono da oppositori politici, con l’eccezione di un solo dipendente, non del Cara, al quale non è stato rinnovato il contratto. “Tra i circa 400 dipendenti c’erano simpatizzanti di tutti i partiti politici – conclude Ragusa – compresi ad esempio quelli che alle elezioni amministrative a Mineo hanno apertamente sostenuto il candidato sindaco avverso alla Aloisi di Ncd“.