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Carmela Rizzuti, palermitana d’origine, è un’artista che ha sempre frequentato i territori della creatività passando dalla pittura al restauro per approdare, già da qualche tempo, alla fotografia.
L’abbiamo incontrata nel suo studio dove, in post produzione, rielabora gli scatti: “Passare alla fotografia è stata una sfida in qualche modo perché con la pittura, secondo me, c’è maggiore gestione della manualità e della tecnica, con le immagini fotografiche il lavoro principale sta nel creare le installazioni e nel lavoro di post-produzione“.
Si muove su due filoni diversi la Rizzuti: uno che lascia maggiore spazio alla creatività interferendo prima e dopo lo scatto, come ci spiega nella video intervista, e uno che, invece, fedelmente riporta quanto catturato dalla macchina fotografica. Esempio di questa ultima possibilità, ci anticipa, è la mostra che, nei prossimi mesi, l’artista proporrà a Palermo con una raccolta dei “volti della cultura” della città.
L’ispirazione, in tutti i casi, viene sempre dalla Sicilia e dalle mille declinazioni che questa terra offre: “Palermo è una città molto ricca e stimolante, devo riconoscere però che logisticamente si incontrano tanti ostacoli, ma questo non mi ha mai scoraggiato“.
Se oggi Carmela Rizzuti ha scelto di vivere e produrre la sua arte nell’Isola questo è un approdo che giunge da diverse tappe in giro per l’Europa e l’Italia dove l’artista ha esposto in diverse occasione, l’ultima in ordine di tempo per Artexpo 2019 al Museo Diocesano di Mantova, Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea che ha richiamato quattrocento artisti provenienti da ottanta paesi, fra cui la Rizzuti appunto.
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