“Interventi urgenti finalizzati agli aiuti alle imprese e agli enti locali per far fronte ai rincari energetici previsti dal “mercato di salvaguardia” a far data dal 1° gennaio 2023.” E’ la mozione che i deputati di Sicilia Vera e Sud chiama Nord ( Cateno De Luca, Ludovico Balsamo, Salvatore Geraci, Alessandro De Leo, Ismaele La Vardera, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto e Davide Vasta) hanno presentato in vista del dibattito all’Ars.
I dati degli esperti esperti di BenchSmart-Controllabolletta in Sicilia hanno evidenziato un nuovo record di maggiorazione sulla fornitura di energia elettrica, perché Enel Energia, che s’è aggiudicata il servizio nell’Isola (oltre che in altre quattro regioni), ha fissato un “parametro Omega” pari a 202,41 euro a MWh per il 2023/24. Ciò significa che enti pubblici e aziende, che in Sicilia stanno dentro il mercato di salvaguardia, pagheranno in bolletta 562,4 euro a MWh. Rispetto allo scorso biennio, in cui il parametro Omega era di euro 17,80, il sovraccosto, in pratica, è aumentato del 1037,1%.
Secondo i deputati dei due gruppi deluchiani partire dal 1° gennaio 2023 quando verranno introdotte le nuove misure, ci saranno tantissimi fallimenti di imprese e anche una serie di dissesti dei comuni che non riusciranno ad affrontare l’aumento dei costi dell’energia.
“Eppure- è la riflessione di Danilo Lo Giudice, coordinatore dei due gruppi parlamentari – “il “mercato di salvaguardia” dovrebbe essere un sistema di tutela e garanzia.”
Concludendo, Sicilia Vera e Sud chiama Nord chiedono un impegno da parte del governo regionale, dell’assessore all’economia Marco Falcone e anche dell’assessore all’energia e pubblica utilità Roberto Di Mauro affinché stanzino almeno 200 milioni di euro per evitare fallimenti di imprese e garantire l’operato dei comuni.