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Caro libri: la mappa dei licei più cari di Palermo. Ecco chi sfora i tetti del Miur

martedì 29 Agosto 2017
libri usati

Il 71% delle scuole superiori di Palermo elude i tetti di spesa ministeriali nell’adozione dei libri di testo. Lo rivela il monitoraggio annuale condotto da Federconsumatori, che per l’anno scolastico 2017/2018 certifica l’arrivo di un gravoso appuntamento per le famiglie palermitane.

In base allo studio, i maggiori scostamenti si sono registrati nei licei scientifici, artistici, nautici, e alberghieri. La scuola che sfora di più i tetti imposti dal Ministero è il liceo scientifico “Benedetto Croce”, con una spesa superiore del 26,3% (404 euro totali), 84 euro in più rispetto al tetto di 320 euro; segue il nautico “Gioeni Trabia” (+24,1%) e l’alberghiero “P. Borsellino” (+17,1%).

Le scuole invece più “virtuose”, che segnano cioè una spesa inferiore ai budget ministeriali, sono: il linguistico “J. Milton” (-22,7%); e gli psico-pedagogici “Regina Margherita” (-12,2%) e “De Cosmi” (-10%).

 

SCARICA QUI I DATI DEL MONITORAGGIO NELLE SCUOLE DI PALERMO.

 

LA NOTA DI FEDERCONSUMATORI PALERMO

Si avvicina un importante appuntamento per le famiglie: l’acquisto del corredo scolastico, dei libri di testo e di tutto l’occorrente per il ritorno dei figli a scuola. La crisi che continua ad attagliare le famiglie e i rincari che, seppure in maniera contenuta, hanno interessato in questi anni il settore, rendono il montante complessivo della spesa per la scuola dei figli decisamente gravoso.

Anche quest’anno Federconsumatori Palermo ha effettuato il monitoraggio presso le scuole medie inferiori e superiori di Palermo e Provincia per rilevare la spesa che le famiglie dovranno sostenere per l’acquisto dei libri e del corredo scolastico. I dati rilevati sono stati confrontati e verificati con gli elenchi presenti nel sito dell’AIE, l’Associazione degli editori. Con la circolare N. 5371 del 16/5/2017 il Ministero ha disciplinato le adozioni dei libri di testo per l’A. S. 2017/2018. La circolare ha continuato a far riferimento alla nota N. 2581/2017 e al D.M. N. 781/2013. I tetti di spesa, cui fanno riferimento, sono quelli dell’allegato 2 del D.M. N° 43/2012.

L’indagine ha rilevato che il prezzo dei libri è rimasto mediamente invariato. È emerso, però, che nel 71% degli istituti superiori monitorati i tetti di spesa ministeriali sono stati, in alcuni casi abbondantemente, sforati. È il caso di evidenziare che lo sforamento del 10% del tetto di spesa è consentito solo se motivato dal collegio dei docenti e avallato dal consiglio di istituto. Ormai quasi tutti i libri di testo sono del tipo misto, con l’espansione online, cioè con la possibilità di scaricare ulteriori contenuti.

L’indagine è stata condotta rilevando la spesa necessaria per l’acquisto dei libri di testo, adottati e consigliati, per l’iscrizione alla prima classe della scuola media, o alla prima classe della media superiore. La spesa, per la prima media, è mediamente di 285 euro, a cui bisogna aggiungere due dizionari. Per la prima classe superiore necessitano circa 328 euro, con oscillazioni da un minimo di 281 a un massimo di 404 euro. Occorrerà aggiungere l’acquisto da 2 a 4 dizionari, il cui costo si aggira, mediamente, tra 50/100 euro ciascuno.

“Per iscrivere un figlio al primo anno di media superiore, tra libri di testo e 3/4 dizionari, una famiglia dovrà spendere mediamente circa 520 euro, con punte di oltre 650 euro per il liceo scientifico” sostiene Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, “Importo a cui si dovrà aggiungere l’ulteriore spesa per il corredo scolastico, mediamente 190 euro. Oltre il 50% di stipendio di una famiglia monoreddito. È importante sottolineare che la mancanza dei libri di testo è una delle cause principali dell’abbandono scolastico. Ci auguriamo che il Ministero confermi e incrementi i fondi agli istituti superiori per l’acquisto di libri da dare in comodato d’uso gratuito agli studenti più bisognosi”.

“La famiglia può risparmiare con i libri usati, se non sono nuove adozioni. Ma è necessario porsi subito alla ricerca, procurandosi l’elenco dei testi adottati che gli istituti più solerti hanno da tempo caricato nei loro siti o da ritirare direttamente nelle segreterie”, continua Vizzini. “Per verificare la conformità del testo usato con quello adottato è fondamentale verificare che sia identico il loro codice volume. È possibile comprare i libri nuovi, ma anche usati in alcuni casi, con un certo margine di sconto, dal 10% al 15%, in alcuni siti specializzati, Amazon, Ibs, libraccio, ecc.”. È importante sapere che in caso di acquisti online, qualora il testo dovesse essere difforme e/o in pessime condizioni, esiste il diritto al ripensamento, purché si rispettino i tempi e i modi per avvalersene.

Entro la fine del mese di ottobre, anche la grande distribuzione offre la possibilità di poter prenotare, anche online, i libri scolastici, con sconti dal 15% al 20%. Lo sconto sul prezzo dei libri viene restituito con buoni spesa.

 

CORREDO SCOLASTICO. I consigli di Federconsumatori Palermo per risparmiare

Il monitoraggio, effettuato in questi giorni a Palermo e provincia, nella grande/media distribuzione e nelle cartolerie, rileva lievi scostamenti di prezzo sui prodotti di cancelleria: mediamente +0,7% rispetto ai rilevamenti 2016. Il ritocco dei prezzi interessa soprattutto gli astucci pieni e i diari. Più contenuto, ma pur sempre in aumento, gli zaini. Esiste una notevole differenza di prezzo tra prodotti griffati e non griffati. In alcuni casi il divario di prezzo può arrivare anche al 100% nella cancelleria, anche oltre per gli zaini. La spesa per il corredo, necessario per iniziare l’anno scolastico, si potrà aggirare sui 190 euro.

Ecco di seguito alcune linee guida, sia per risparmiare, sia per un consumo critico e consapevole:

  • Il prodotto firmato e/o di marca non sempre è garanzia di qualità, sicuramente lo è del prezzo più alto. Controllare l’etichetta dei prodotti: spesso dietro l’astuccio o i colori di marca c’è lo stesso produttore di altri anonimi e meno reclamizzati prodotti.
  • Preferire ai costosi astucci di marca, spesso stracolmi di troppe cose, l’astuccio vuoto. Lo si potrà riempire con confezioni sfuse dei prodotti davvero necessari.
  • Stilare una lista di quello che realmente serve, evitando di comprare tutto insieme. Molte cose potrebbero rivelarsi inutili, mentre altre dovranno essere acquistate su stretta indicazione degli insegnanti.
  • Non fermarsi al primo punto vendita per gli acquisti: in questo periodo molte cartolerie e grandi magazzini effettuano vendite promozionali che possono essere fonte di sicuro risparmio.
  • Lo zaino deve essere della taglia giusta per il bambino, mai troppo grande. Sarebbe riempito eccessivamente e il suo peso non deve superare il 15% del peso di chi lo indossa. Controllare, inoltre, all’acquisto che non sia di per sé pesante e preferire zaini con schienale e bretelle ampie e imbottite.
  • Un acquisto piuttosto oneroso è quello dei dizionari. Si trovano ormai un po’ ovunque, grandi magazzini e bancarelle comprese. Fare molta attenzione, però, che non si tratti di edizioni eccessivamente datate. Controllare la data di pubblicazione e preferire le edizioni più recenti.

 

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