“La mobilità da e per la Sicilia sta conoscendo tariffe esorbitanti che spesso, com’è drammaticamente noto, pregiudicano a molti siciliani che lavorano in altre parti del Paese, la possibilità di fare rientro a casa, ad altri di partire dalla Sicilia per ricevere cure sanitarie altrove, ad altri ancora di fare esperienze studio in altri atenei italiani. Insomma, l’oligopolio che ruota attorno al trasporto aereo siciliano vede alcune compagnie imporre i propri dazi senza incontrare, aldilà di qualche fioca voce di indignazione, reali interventi di contrasto a tale fenomeno”.
Lo dice il deputato regionale dell’UDC Vincenzo Figuccia, che aggiunge: “E mentre si parla di continuità territoriale solo sulla carta, la nostra regione continua ad essere desatellizzata dal resto del paese e i siciliani vittime di un sistema che vede staccare biglietti da capogiro per coloro i quali non possono fare altrimenti, restano lì dove sono.
Uno scenario inaccettabile che mi ha spinto in queste ore a presentare un’interrogazione all’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Marco Falcone per chiedere come si stia procedendo concretamente per arginare questo dramma e per dare seguito alle chiacchiere di qualche viceministro romano a cinque stelle (Giancarlo Cancelleri, ndr), chiacchiere che come si suole dire, stanno a zero. Riempirsi la bocca – conclude – serve a poco, piuttosto si riconosca anche per la Sicilia il regime della continuità territoriale predisponendo interventi di infrastrutturazione seri e tempestivi”.
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