Con il rientro in linea della nave “Lampedusa” sulla tratta Trapani/Pantelleria e il conseguente rientro in servizio della Cossyra sulla P. Empedocle/Lampedusa la situazione dei collegamenti per Lampedusa torna finalmente all’assetto consueto, mentre su Pantelleria opererà una nave con capienza significativamente maggiore che potrà far sostanzialmente far fronte a tutto il traffico. Con l’entrata in linea della Galaxy previsto per giorno 10 sulla tratta per Lampedusa, la N/T Veronese entrerà in linea per Pantelleria e l’intero assetto dei collegamenti marittimi con le isole Pelagiche e Pantelleria tornerà finalmente alla normalità.
“Al di là delle ricostruzioni più o meno fantasiose, la reale origine dei recenti disagi è che durante l’intervento di refitting sulla “Laurana”, con il cambio dei motori che ne garantirà la migliore affidabilità, si sono verificate due gravissime avarie: sulla “Pietro Novelli” e poi sull’ “Isola di Stromboli” intervenuta per sostituirla. Il tutto mentre procedevano le riparazioni della “Lampedusa”. Ben 4 navi si sono dunque trovate contemporaneamente fuori servizio. Si comprenderà come garantire un livello accettabile di servizio sia stato realmente complicatissimo e di ciò la Caronte & Tourist Isole Minori non può che scusarsi” afferma il presidente C&T Isole Minori, Vincenzo Franza.
“Quello che tuttavia emerge con estrema evidenza – prosegue Franza – è che la struttura integrata (tra società diverse, tra collegamenti nazionali e regionali) del Gruppo Caronte & Tourist ha ancora una volta consentito una gestione organica di problemi frammentati e sparsi, dovuti alla vetustà e all’obsolescenza del naviglio, con la conseguenziale limitazione dei disagi per le collettività isolane”.
“I milioni di euro fin qui spesi in manutenzioni straordinarie non esauriscono l’impegno del Gruppo per il miglioramento strutturale del servizio. Entro giugno, infatti, sarà avviata la costruzione di una nuova nave, ad altissimo tasso di tecnologia ed ecocompatibile, mentre a breve dovrebbe definirsi la procedura di costruzione delle nuove navi con gli appositi fondi statali gestiti della Regione Siciliana” conclude Franza.