All’ingresso del Polo tecnologico a Castelvetrano, i volontari di Legambiente Sicilia e del circolo Crimiso hanno ancora una volta denunciato i ritardi nella riapertura dell’impianto di trattamento dell’organico di contrada Airone, fiore all’occhiello della provincia sino a un decennio fa.
Uno dei tanti impianti pubblici per la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti realizzati con milioni di euro di fondi pubblici, progettati male e, dopo qualche anno di funzionamento, destinati alla chiusura per necessari interventi di manutenzione e ampliamento. Dopo una complessa vicenda giudiziaria che ha visto il Polo tecnologico messo all’asta, a seguito del fallimento della società Ato Belice Ambiente, l’impianto è stato recentemente acquisito dalla Srr Trapani provincia Sud. Tuttavia, i 6 milioni di euro del fondo di coesione dello sviluppo 2014-2020, programmati per i lavori di riefficientamento, sono stati disimpegnati.
“Non possiamo permetterci nuovamente di perdere questi finanziamenti – dichiarano Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia, e Anna Maria Gucciardo, presidente del Circolo Legambiente Crimiso – e lasciare incompiuta un’opera pubblica indispensabile per chiudere il ri-ciclo integrato dei rifiuti nella provincia. Chiediamo alla Regione Siciliana di riprogrammare e finanziare in tempi brevi e certi questo importante impianto di compostaggio che consentirebbe di trattare oltre 17.500 tonnellate di organico all’anno che, attualmente, vengono conferiti in impianti della provincia di Catania, o addirittura fuori regione, ad oltre 250 euro a tonnellata”.
E’ proprio a causa della mancanza di impianti a servizio della raccolta differenziata e di riciclo che nonostante la provincia di Trapani si confermi la più riciclona della regione, non è stato possibile premiare l’impegno dei cittadini con una riduzione della tariffa sui rifiuti. Quasi il 75% è il dato di raccolta differenziata registrato complessivamente dai 24 comuni trapanesi. Grazie a rifiuti da differenziati avviati a riciclo, i comuni trapanesi hanno avuto riconosciuto dal Consorzio Nazionale degli Imballaggi ( Conai) quasi 7 milioni di corrispettivi. Sorprende ancora Marsala, la quinta città siciliana, che continua a confermarsi Comune Riciclone, con il 77% di Rd (oltre 9 punti percentuali rispetto all’anno precedente), e distretto dell’economia circolare, grazie alla presenza degli impianti di recupero e riciclo del vetro e dell’impianto di biodigestione aneorobica per il trattamento dell’organico che entrerà in funzione nei prossimi mesi. Questi alcuni dei dati emersi durante l’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare che si è svolto a Castelvetrano.