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Legambiente scrive all’Arpa Sicilia: “Inquinamento aggravato all’Alcantara”

giovedì 16 Agosto 2018

Legambiente Taormina-Valle Alcantara ha reso noti i risultati delle analisi delle acque alla foce del fiume Alcantara condotte di recente da Goletta Verde, nell’ambito della campagna 2018 del sodalizio ambientalista. L’attenzione viene puntata sui livelli attuali di inquinamento del fiume, in riferimento al quale sono già emerse a più riprese delle preoccupazioni. Legambiente ha così scritto una nota all’Arpa Sicilia, al Parco Fluviale, al Consorzio Rete Fognante, ai sindaci di Taormina, Giardini, Castelmola, Francavilla, Castiglione di Sicilia per rendere nota la situazione.

I risultati delle analisi effettuate da Goletta Verdescrive Annamaria Noessing, presidente di Legambiente Taormina-Valle Alcantara – evidenziano un aggravarsi dello stato di inquinamento delle acque del fiume Alcantara rispetto ai risultati rilevati nella campagna 2017. Si richiamano, inoltre, le segnalazioni da parte dei sindaci di Castiglione di Sicilia e Francavilla di Sicilia di evidente stato di inquinamento delle acque fluviali. Pertanto sollecitiamo un urgente incontro con le parti interessate (i sindaci, gli enti preposti ed il Parco fluviale Alcantara) al fine di avviare un programma organico di attività di monitoraggio della qualità delle acque con ricerca delle cause al fine di rimuoverle. Nello specifico occorre: individuare le possibili cause di inquinamento, realizzare una rete permanente di monitoraggio, rivedere con l’ARPA il piano di campionamento sul fiume al fine di renderlo più efficace”.

“Si fa rilevare – continua la nota di Legambiente l’alto numero di bagnanti in alcune zone prossime al fiume, e malgrado il divieto di balneazione, molti utilizzano le are limitrofe alla foce del fiume; ci sono attività agricole che si servono delle acque del fiume a scopo irriguo; ed occorre tenere conto delle valenze ecologiche del Fiume attestate dal SIC. E non ultimo bisogna intervenire per il danno di immagine per un territorio ad alta vocazione turistica. Invitiamo l’Arpa Sicilia, organo preposto alla Protezione dell’Ambiente, a segnalare un referente con il quale concordare un piano d’azione da sottoporre in una seduta pubblica a tutti i portatori d’interesse. Si sottolinea l’urgenza”.

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