Nella mattinata del 20 marzo 2025, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di R.P., catanese classe 1980. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Catania lo scorso 18 marzo, è scaturito da un’indagine che ha visto l’uomo gravemente indiziato del reato di atti persecutori aggravati ai danni della sua ex convivente.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le condotte persecutorie contestate avrebbero contribuito a delineare un quadro indiziario ritenuto solido dal giudice, pur restando ferma la presunzione di innocenza dell’indagato fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.
L’indagine prende origine da un episodio di sangue avvenuto il 2 marzo scorso nel capoluogo etneo, quando lo stesso R.P. era rimasto ferito da diversi colpi di arma da fuoco all’addome e agli arti inferiori. Autori dell’agguato, secondo quanto accertato, sarebbero S.G. e S.A.M., padre e figlio, entrambi fermati nei giorni successivi.
L’attività investigativa ha quindi portato a far emergere la posizione di R.P., ritenuto responsabile di una serie di comportamenti persecutori nei confronti della donna, fatti che avrebbero contribuito ad alimentare la spirale di violenza conclusasi con l’aggressione armata. L’uomo è stato condotto presso il carcere di Catania, a disposizione dell’autorità giudiziaria.