Cinque gatti sono stati tratti in salvo da una casa degli orrori a Catania dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), intervenute a seguito di una segnalazione insieme alla Polizia municipale e all’Asp veterinaria del capoluogo etneo.
«Giorni fa abbiamo ricevuto notizia di un appartamento dove sarebbe stato detenuto un numero imprecisato ma considerevole di gatti in condizioni di totale abbandono», racconta Tiziana Genovese, coordinatrice nucleo delle guardie zoofile dell’Oipa di Catania e provincia. «Indagando, abbiamo raccolto una serie di testimonianze che concordavano sulla presenza di gatti sofferenti e in stato d’incuria».
Le guardie dell’Oipa sono risalite quindi alla proprietaria dell’immobile, che risulta essere una donna detenuta in carcere da mesi a Palermo. «La figlia avrebbe dovuto provvedere ai gatti, ma invece ha delegato un vicino di casa il quale, a sua volta, ha incaricato un’altra persona affinché somministrasse cibo e acqua», continua Genovese. «Giunti sul posto, dove avevamo appuntamento con il vicino custode delle chiavi cui siamo risaliti tramite il legale della detenuta, ci siamo fatti coraggio e siamo entrati».
Di fronte allo scenario di assoluto degrado igienico-sanitario e constatata la presenza di carcasse, le guardie Oipa hanno quindi allertato il Reparto ambientale della Polizia municipale, il soccorso veterinario del Comune di Catania e l’Asp veterinaria che, preso atto dello stato del luogo e della condizione degli animali, hanno portato via cinque gatti ancora vivi e di altrettanti ne hanno constatato purtroppo il decesso. «I gatti morti erano in avanzato stato di decomposizione, stroncati probabilmente dalla fame e dalla sete o da malattie. I sopravvissuti sono stati visitati negli ambulatori Asp e dati in affido al Comune di Catania».