Un boomerang. Così si può racchiudere la vicenda di Riccardo Pellegrino, parte offesa dello “scontro” avvenuto con il primo cittadino Enrico Trantino.
Alla richiesta pervenuta dai capigruppo di maggioranza di dimissioni dalla carica di vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, puntualmente spedita ai mittenti, è seguita la “spaccatura” all’interno del suo gruppo di appartenenza, Forza Italia.
Dapprima la nota dei consiglieri comunali forzisti Melania Miraglia, Agata Scalia e Gerry Barbagallo che hanno espresso solidarietà nei confronti di Pellegrino, dichiarano: “Esprimiamo piena solidarietà umana al collega Pellegrino per quanto accaduto. Siamo amareggiati per alcuni commenti politici che dimostrano una completa ignoranza dei fatti, ma ringraziamo invece quanti, soprattutto tra i colleghi in Consiglio comunale, hanno mostrato vicinanza nelle ore successive all’episodio”.
“Siamo certi che i cittadini, al di là di alcune infelici dichiarazioni del sindaco, conoscano e stimino Riccardo Pellegrino e apprezzino il suo impegno costante a favore della città”.
E’ seguita un’altra nota, in questo caso congiunta, firmata dalle segreteria provinciali e della Grande Città di Forza Italia, rappresentate dall’Eurodeputato Marco Falcone e dall’assessore (e vice sindaco in pectore) Massimo Pesce: “Le recenti vicende che hanno visto il Pellegrino entrare in forte contrasto con il sindaco di Catania Enrico Trantino vengono definite come episodi non edificanti e incompatibili con la lealtà e lo spirito di collaborazione che caratterizzano l’impegno di Forza Italia, nonché con le basilari regole di civile convivenza e di rispetto, sia fra aderenti al movimento azzurro che nella dialettica con le altre forze politiche della Città di Catania“.
“Il prestigio del partito – chiudono – non può essere compromesso da spropositati comportamenti di singoli. Il consigliere Pellegrino non rappresenta Forza Italia, e il partito lo diffida a non utilizzare il nome, il simbolo o riferimenti al partito in dichiarazioni, interventi o comunicati pubblici“.
Pellegrino ha prontamente risposto alla nota affermando che trova “paradossale essere attaccato dal sindaco — che almeno ha avuto il buon senso di chiedere scusa — e non ricevere neppure una telefonata dai segretari provinciale e comunale o dal capogruppo“, annunciando la permanenza nel partito azzurro: “Io non scappo. Io resto, e continuo la mia battaglia con la stessa lealtà e determinazione di sempre”.
Gli sviluppi sono quotidiani, sta di fatto che la famosa frase “la vita è come un boomerang” rispecchia a pennello l’attuale situazione.





