Si terrà domani mercoledì 16 novembre a partire dalle 9 a palazzo Biscari a Catania il Workshop, “La riforma del sistema delle indicazioni geografiche in Eu: rafforzare il ruolo dei consorzi come motore dello sviluppo e della sostenibilità dei territori”.
La riforma europea delle indicazioni geografiche tipiche è alle porte, si tratta di un progetto che riclassificherà 3.400 cibi con un fatturato di 75 miliardi. Per discutere di un provvedimento decisivo per l’agrumicoltura del futuro, il consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP Igp ha invitato a Catania i maggiori esperti del settore.
“In vista della riforma del sistema delle DOP e IGP, penso sia il momento di rappresentare le esigenze e le aspettative del nostro Consorzio, con alcune considerazioni sulla bozza di riforma, che poniamo anche all’attenzione dei colleghi di altre realtà consortili italiane“, spiega il presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP Gerardo Diana.
“Dal punto di vista commerciale nella bozza di riforma non vi è traccia di iniziative che i consorzi di tutela possono prendere per evitare che alcuni soggetti della distribuzione, come i discount, ricorrano a pratiche di svalorizzazione dei prodotti DOP e IGP. C’è poi da rimarcare che, anche in tema di difesa delle produzioni da possibili fitopatie la bozza non presenta alcunché. Valorizzare e tutelare un prodotto agricolo significa anche badare a questo aspetto con leggi e barriere fitosanitarie di cui non possono occuparsi gli imprenditori.
A nostro avviso dovrebbe trovare spazio in questa riforma anche un meccanismo premiale che tenga conto della sostenibilità green delle imprese agricole. Gli agrumeti, ad esempio, piante sempreverdi e diffusissime sul nostro territorio sequestrano carbonio e restituiscono aria pulita. Tenerne conto quando si parla sostenibilità sarebbe opportuno così come lo sarebbe vi fossero misure per il rafforzamento delle politiche promozionali per i consorzi e dei piani operativi per le organizzazioni di produttori. Bisogna tenere conto che, oltre al bio, esistono e vanno valorizzate altre pratiche di agricoltura green come, per citarne alcune, quelle a basso impatto ambientale o le filiere a residuo zero. Per gli imprenditori agricoli la sostenibilità deve essere prima di tutto economica e deve rappresentare un’opportunità di fare bene il proprio lavoro, senza appesantimenti burocratici ulteriori. Infine, bisogna fare lotta senza quartiere alla contraffazione e alla evocazione di prodotti a marchio DOP e IGP. Per farlo serve soprattutto una volontà politica comunitaria univoca e senza sconti per nessuno. La riforma delle DOP e IGP, un sistema che negli anni ha dimostrato di funzionare benissimo, è per noi italiani decisiva per questo motivo consorzi DOP – IGP, istituzioni e rappresentanti europei dovranno parlare con una sola in sede di negoziato e noi non mancheremo di continuare a dare il nostro contributo di idee“, conclude il numero uno del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP.
Il workshop, aperto al pubblico e ai contributi degli ospiti in sala, sarà coordinato da Stefano Zurlo, inviato de Il Giornale.