Il giudice ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, per rissa, il trapper Niko Pandetta, ex cantante neomelodico che dedicò una canzone allo zio, il boss Salvatore Cappello. Stessa pena, per l’identico reato, è stata comminata a Gabriele Gagliano, Salvatore Danilo Napoli e Gaetano Salici. Sull’accaduto ha indagato la squadra mobile della Questura di Catania coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Fabio Platania, che ha sostenuto l’accusa in aula. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.
Il Gup di Catania, Marina Rizza, ha inoltre condannato Sebastiano Miano a undici anni e quattro mesi reclusione e Giuseppe Santo Patanè a otto anni e sei mesi per tentato omicidio e rissa. Al centro del processo, celebrato col rito abbreviato, la sparatoria del 21 aprile del 2022 con un ferito all’esterno del porto avvenuta dopo una lite che sarebbe iniziata in una discoteca.