Le recenti notizie sull’inchiesta della Procura di Catania, che ipotizza un pesante condizionamento mafioso e camorristico sull’appalto da oltre 350 milioni di euro per la raccolta dei rifiuti, che pare coinvolgere anche esponenti istituzionali, ha scosso gli animi della politica etnea.
Per il Movimento 5 Stelle “questa vicenda non è soltanto uno scandalo giudiziario, ma l’ennesima dimostrazione della cattiva gestione amministrativa del Comune di Catania e della totale assenza di trasparenza nella Direzione competente“.
“Abbiamo denunciato la cronica inefficienza del servizio rifiuti, le ditte inadempienti, la sporcizia endemica a fronte di una TARI sempre più alta, le opacità nelle gare e negli affidamenti, soprattutto con riferimento al caso della gara ponte deserta nel 2020. Abbiamo chiesto trasparenza sulla gestione della cosa pubblica, denunciato le anomalie che favoriscono le microdiscariche, proposto il sequestro dei mezzi usati per l’abbandono illecito senza mai ricevere risposte chiare“, dichiarano i consiglieri del M5S Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio.
“Oggi l’indagine congiunta delle procure di Catania e Napoli getta un’ombra pesantissima sull’intero sistema. È la prova che le nostre preoccupazioni erano fondate e che dietro il degrado ambientale si nascondano interessi molto più pericolosi. Chiediamo all’Amministrazione Trantino di uscire dal silenzio e agire con responsabilità. Applichi le prescrizioni dell’ANAC, a partire dalla rotazione dei dirigenti nei settori a rischio. Faccia piena chiarezza sulla gestione dei servizi pubblici. Catania – concludono – ha diritto a una gestione pulita, onesta, libera da ogni condizionamento criminale. Noi continueremo a vigilare con la stessa determinazione di sempre, al fianco dei cittadini“.
La risposta da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia, espressione del sindaco Enrico Trantino, non si è fatta di certo attendere. Il gruppo, alle accuse mosse dai pentastellati, ha così replicato: “L’azione dell’amministrazione Trantino è stata, sin dall’inizio, improntata a rigore, legalità e senso di responsabilità. Di fronte alle accuse vaghe e allusive contenute nel comunicato a firma dei consiglieri del Movimento 5 Stelle, non possiamo che constatare, ancora una volta, l’incapacità di elaborare proposte concrete e un’inclinazione ormai cronica alla polemica sterile“.