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Ancora una volta, il sindaco di Messina Cateno De Luca si è presentato in banchina in attesa dei traghetti, bloccando a suo modo lo Stretto, e con una diretta Facebook ha annunciato provvedimenti clamorosi per fermare il traffico di veicoli.
Ha anche pungolato ancora una volta il presidente della Regione Musumeci, rivolgendosi a lui e dicendo di non prendersela con il sindaco De Luca, ma che avrebbe dovuto fare quello che è giusto, e cioè una banca dati di chiunque sia entrato in Sicilia. Un appello, con tanto di plateale imitazione delle mosse e della voce di Benito Mussolini: “Cari Siciliani noi vi confermiamo per l’ennesima volta non soltanto che teniamo alla vostra salute, ma abbiamo messo in campo dei procedimenti che garantiscono l’accesso secondo per secondo. Abbiate fiducia nel vostro presidente. Musumeci, se avesse fatto così sarebbe stato bello e invece tutto questo non avviene. Lei prima o poi dovrà venire a confrontarsi con il territorio, con i sindaci”.
Ma De Luca è andato oltre: “Creerò un blocco e da qui non si passerà più. Dall’8 a Messina non si entra più. Me ne frego se il Ministro dei Trasporti non agisce, se non agiscono loro lo faccio io. Schiererò il mio esercito nel mio territorio e bloccherò il transito, perché le modalità di attraversamento nel mio territorio le stabilisco io. Dallo Stretto si entrerà solamente prenotandosi, almeno 48 ore prima”.
“Basta cu babbiu istituzionale. Non si passa più a piacimento su Messina. Quando c’è un’emergenza lo Stato deve avere la capacità di sospendere le regole ordinarie come si fa in guerra, con una fase in cui vi siano strumenti straordinari”. Ha poi attaccato il ministro dell’Interno Lamorgese, urlando che soltanto grazie alla polizia municipale di Messina sono stati scoperti coloro che venivano qua in vacanza, mentre il governo nazionale “attaccava i Siciliani, il presidente della Regione e non faceva nulla per regolarizzare il passaggio sullo Stretto”.
E ancora: “Fino al serpentone il padrone non sono io, ma dopo potrò stabilire io le modalità di attraversamento dal serpentone al territorio comunale. L’ordinanza sarà operativa dal 6 aprile”. Insomma, Cateno De Luca fa capire che la sua protesta non è affatto finita e nella sua diretta di sabato sera ha detto che continuerà per la propria strada.