Senza Giarrusso, senza Sgarbi e senza Pino Aprile. Cateno De Luca tira dritto come un treno e rilancia, sfruttando il vantaggio di una campagna elettorale iniziata a dicembre con l’annuncio delle dimissioni da sindaco di Messina.
“Sono pronto per l’election day. Volevate mettermi all’angolo? Bene, per me le difficoltà sono benzina, sono adrenalina. Io sono pronto per l’election day. E voi?”.
Persi per strada i compagni di viaggio di due mesi fa, quando a Messina, alla vigilia delle amministrative, le Politiche apparivano lontane, De Luca ha aggiunto una postilla al “cammino di Cateno”. Ed è a Roma per ultimare i dettagli di liste che saranno presentate in più Regioni, con il movimento “Sud chiama Nord”, senza deputati uscenti, né persone che mirano ai “seggi sicuri”. Anche perché Cateno in questo momento non può garantire alcun seggio blindato, soprattutto in un’isola che, stando ai sondaggi, potrebbe tornare ad essere quella dell’era di Berlusconi. Ma la sfida, quella sì, non lo spaventa affatto. Soprattutto nei collegi uninominali. Così, con le indiscrezioni che riportano come probabili le dimissioni di Musumeci e l’election day lui non si tira indietro, anzi fa passi avanti.
“Loro si dividono collegi e poltrone, ma siamo davvero sicuri che gli uninominali andranno solo a centrodestra e centrosinistra? Siamo piccoli come stuzzicadenti ma daremo molto fastidio e qualche sorpresa……”
Non ha nomi altisonanti, ma può contare su sindaci e amministratori, associazioni, movimenti del territorio.
“Io sono autonomista nel cuore e nella testa”, commenta. In caso di Regionali anticipate al 25 settembre le liste le ha già pronte “quasi 300 candidati”, perché da aprile gira la Sicilia. Quanto alle Politiche si è messo in moto sin dal giorno della caduta del governo Draghi. Sa bene che soprattutto nel centrodestra gli avversari puntano sull’effetto a catena ma sa anche che la litigiosità non si può cancellare con un colpo di spugna.
“La gente è stanca di candidati calati dall’alto, di decisioni prese a Roma e di persone scelte senza nessun rispetto per il territorio. L’election day nasce per indebolirmi, io sono riuscito in 48 ore a dimostrare che sono pronto a differenza di tutti gli altri. Io se si vota subito posso chiudere sei liste per le Regionali….figuriamoci col voto a novembre…. Quando provano a mettermi all’angolo dò il meglio di me…..”