Regione Sicilia e Regione Calabria ad un passo dalla firma della convenzione che, unitamente all’intesa già da tempo raggiunta con l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, dovrebbe consentire nelle prossime settimane il via libera ufficiale alla prosecuzione pluriennale delle attività del Centro di Cardiochirurgia pediatrica avviato nel 2010 a Taormina all’interno dell’Ospedale San Vincenzo. E’ pronta, infatti, la bozza di convenzione alla quale ha lavorato il direttore generale dell’Asp Messina, Gaetano Sirna. Si va adesso verso la stesura definitiva del documento insieme al commissario alla Sanità della Regione Calabria, Massimo Scura. Sirna e Scura sono in contatto per la messa a punto dell’accordo da ratificare. Si parla di una convenzione triennale. Il “closing” è atteso entro i prossimi due mesi anche perché incombe la scadenza della proroga in atto riguardante la vecchia convenzione, destinata a scadere il 13 giugno. E allora si accelera verso la “fumata bianca”, che dovrebbe scongiurare la chiusura del Centro di Taormina. Ad un certo punto si era prospettata la dismissione della struttura col trasferimento a Palermo. “C’era il rischio di chiusura del Centro di Taormina e questo ormai lo sappiamo tutti – spiega il Governatore Crocetta – ma noi per evitare una volta per tutte ogni rischio stiamo lavorando ad un accordo con la Regione Calabria per mettere insieme le due Regioni e portare avanti in maniera stabile la struttura presente a Taormina”. “Ci sono tutte le intenzioni di risolvere la questione – continua Crocetta – La vicenda la sta seguendo il direttore Sirna. Stiamo lavorando e questa cosa vogliamo farla al più presto. Il Polo dello Stretto si farà sicuramente”.
Mentre con il “Bambino Gesù” di Roma sembra sia sia già approdati ad una intesa totale, nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro proprio tra Sirna e Scura per un ulteriore fase di confronto ed un momento di avvicinamento all’attesa ratifica degli accordi. Le firme verranno apposte dal Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta e dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio insieme alla presidente del “Bambino Gesù”, Mariella Enoc. Il percorso procedurale definitivo è tracciato: ora andranno definiti ancora alcuni aspetti economici e logistici.
Sul versante messinese dello Stretto l’impegno in previsione è quello di dare delle visite gratuite e medicazioni in favore della Calabria, e la Sicilia a sua volta – con la conferma della Cardiochirurgia a Taormina – otterrebbe in cambio, una importante mobilità attiva che incrementerebbe ulteriormente i flussi già importanti che si registrano al Ccpm (Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo) di contrada Sirina. La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina dovrebbe così rappresentare un polo d’eccellenza per l’area dello Stretto (mentre Palermo avrà, comunque, il suo Centro in grado di supportare l’utenza del versante occidentale dell’isola). L’attesa per la firma della convenzione è soprattutto quella dei genitori dei bambini in cura e ricoverati al Ccpm sito all’interno dell’ospedale San Vincenzo.
Un’altra data cerchiata in rosso per il futuro del Ccpm di Taormina, ad ogni modo, è quella del 4 aprile, quando si riunirà il “tavolo” ministeriale per esaminare il “Piano di Riordino Sanitario in Sicilia”. Si tratta di un appuntamento che, di riflesso, potrebbe dare un’ulteriore spinta verso il “nero su bianco” da dare al percorso che porta al riordino complessivo della sanità nell’isola e, di riflesso, anche alla Cardiochirurgia pediatrica di contrada Sirina. Il Ministero si appresta a trattare l’argomento principale che concerne una ricognizione sullo status procedurale della prevista classificazione a “spoke” di alcuni presidi come il San Vincenzo di Taormina ma potrebbe anche soffermarsi sulla Cardiochirurgia pediatrica, dando un ulteriore placet alle trattative in corso tra le Regioni Sicilia e Calabria per fare del Ccpm un polo d’eccellenza dell’intera area dello Stretto. A far bene sperare, d’altronde, è anche il commento fatto dal ministro Beatrice Lorenzin nella visita fatta nei mesi scorsi al Ccpm: “Pensavo che Taormina avesse un ospedale di periferia e invece è una struttura d’eccellenza”.