Il Ministero della Salute potrebbe istituire nelle prossime settimane un tavolo tecnico sul futuro della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina per il superamento dei vincoli del decreto Balduzzi. E’ quanto emerso a margine dei contatti romani avvenuti, in presenza, tra gli uffici del ministero e il sindaco di Taormina, Cateno De Luca. Così il Comune ha trasmesso adesso una nuova nota, che fa seguito ad una prima comunicazione già formalizzata nei giorni scorsi, e chiede ufficialmente di convocare tutte le parti.
Il Comune chiede al Ministro Schillaci di farsi promotore di “un confronto costruttivo” per “approfondire il dibattito e coinvolgere tutti gli attori interessati” e che proprio Schillaci proceda, a questo punto, a convocare i presidenti della Regione Siciliana e della Regione Calabria, nonché i vertici del Bambino Gesù di Roma (che gestisce il Ccpm Taormina). Ciò “per affrontare in modo approfondito e dettagliato le problematiche e per valutare insieme le possibili soluzioni, atte a sostenere il centro e garantirne la continuità e l’eccellenza nella cura dei piccoli pazienti”. Il Comune ha chiesto “un intervento autorevole e veloce” da parte di Schillaci, dando “disponibilità a collaborare a tutela del Ccpm”.
In questo contesto il sindaco di Taormina ritiene che adesso la figura strategica, determinante, per arrivare ad una svolta sia quella del presidente della Calabria, Roberto Occhiuto, poiché “tanti pazienti calabresi arrivano al Ccpm Taormina e la Calabria non avrebbe i requisiti demografici per ottenere nel proprio territorio un centro come Taormina ma lì si potrebbero creare degli ambulatori per i bambini, salvaguardando in ogni caso la presenza del Ccpm”.
“La Calabria si unisca a Taormina e alla Sicilia per la continuità del Ccpm” è l’appello che è stato lanciato dal sindaco di Taormina. Si cerca, insomma, di accelerare la trattativa e di anticipare i tempi rispetto alla scadenza della convenzione tra Regione Siciliana e Bambino Gesù, al momento fissata al 30 gennaio 2024. De Luca ha parlato di “necessità di un ponte di solidarietà al servizio della gente”. Nei prossimi giorni potrebbero intensificarsi i contatti anche con la Regione Calabria per imprimere una svolta alla vicenda.