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Da martedì 12 novembre

C’è l’emergenza siccità, bisogna risparmiare acqua: il Comune di Palermo ricorre allo smart working

mercoledì 6 Novembre 2024
palazzo-comitini

Lo smart working. Uno strumento nato per garantire l’operatività degli uffici pubblici durante l’emergenza pandemica ma che, nel tempo, si è trasformato in una modalità di lavoro agile, soprattutto in situazioni di emergenza. Oggi, il problema in Sicilia si chiama siccità. L’Isola a secco. I laghi sono all’asciutto, alcune dighe praticamente al collasso. Dalla Regione qualcosa ha iniziato a muoversi, ma servirà tempo per recuperare tutto il tempo perduto. Ciò soprattutto per creare nuovi bacini e per potenziare delle reti idriche decisamente vetuste. In un momento di crisi come quello attualmente vissuto dalla Sicilia, la parola d’ordine è quella di risparmiare ogni goccia d’acqua possibile. Insomma, bisogna fare di necessità virtù. E il Comune di Palermo non vuole essere da meno. Dopo l’avvio del piano di razionamento idrico per le periferie della città, qualcosa si muove anche sul fronte dei pubblici uffici. Tanto che il ragioniere generale Bohuslav Basile annuncia di fatto il passaggio di alcuni dipendenti comunali al regime di smart working per un giorno a settimana.

Comune di Palermo, un giorno a settimana di smart working

A spiegare la scelta è lo stesso ragioniere generale, in una nota inviata agli uffici del Comune di Palermo lo scorso 22 ottobre. “La concentrazione del lavoro agile di tutto il personale le cui attività possono essere rese in modalità agile in una unica giornata consente – spiega Basile – una drastica diminuzione dei consumi idrici che, nell’attuale contesto di estrema siccità e razionamento dell’acqua nella Città di Palermo, oltre che nell’intera regione, assume una centralità prima non considerata fra le priorità cui, non sfugga, occorre aggiungere quella connessa alla diminuzione dei consumi energetici derivanti dall’illuminazione ed dal funzionamento degli impianti tecnologici e quella connessa alla mitigazione del traffico dovuto al pendolarismo dei dipendenti“.

Il giorno prescelto è martedì

Non solo emergenza idrica quindi, ma anche risparmio energetico. Necessità attuali nel periodo di cambiamento climatico che sta vivendo il nostro Paese e non solo. Ma basterà un giorno a settimana di smart working per fare la differenza? A dirlo sarà il tempo. Intanto, il giorno prescelto per iniziare questo programma di smart working è martedì 12 novembre. “La direttiva sarà applicata a partire da martedì 12.11.2024 e per tutti i successivi martedì fino alla cessazione dello stato di emergenza per la siccità. Tutto il personale le cui attività possono essere rese in modalità agile vorrà presentare ai rispettivi dirigenti l’istanza e l’accordo di lavoro agile che si allegano alla presente. Altresì, per gli eventuali accordi di lavoro agile in precedenza sottoscritti, si invitano i dirigenti della Ragioneria a valutarne la conferma o revisione applicando la presente direttiva“.

Prevista qualche deroga

Nella giornata di smart working, spiega Basile nella notte, gli uffici saranno attivi durante l’orario di lavoro antimeridiano. Una disposizione che sarà soggetta a qualche deroga. “Il lavoro agile sarà sospeso in corrispondenza di particolari periodi di attività, come durante le operazioni di chiusura dell’esercizio finanziario o qualora la dirigenza della Ragioneria ravvisi la necessità della contemporanea presenza in ufficio dei dipendenti assegnati ai servizi da loro diretti“.

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