Chiude definitivamente il bar del tribunale di Palermo, storico locale che da alcuni anni aveva anche una “succursale” nelle palazzine nuove della cittadella giudiziaria. La società Solemare srl della famiglia Torregrossa, titolare delle due licenze, una delle quali peraltro già scaduta, ha annunciato la cessazione della attività, cosa che comporterà tantissimi disagi per i frequentatori della cittadella giudiziaria, per gli impiegati del palazzo di giustizia e per gli avvocati, che avevano un punto di appoggio per l’acquisto di marche per atti giudiziari.
Nove posti di lavoro sono a rischio. La chiusura “per ferie”, annunciata con cartelli affissi sugli ingressi delle due strutture, era dunque fittizia. Secondo quanto chiarito in una nota dall’avvocato Stefano Giordano, la chiusura è legata sia al calo del volume d’affari legato all’emergenza Coronavirus, che alla vicenda fatta venire fuori dai dipendenti attraverso il programma di Italia 1, Le Iene, da cui è scaturita l’apertura di un fascicolo giudiziario.
Due impiegate avevano fatto riprendere alle telecamere nascoste la restituzione di parte degli stipendi, che sarebbe avvenuta con regolarità in favore dei datori di lavoro. Pur respingendo le accuse e annunciando che si tutelerà, la società – così come ha reso noto l’avvocato Giordano – “ha ritenuto in questo momento opportuno fare un passo indietro, anche al fine di non compromettere in alcun modo il prestigio del contesto lavorativo in cui finora essa ha operato”. Si tratta di un chiaro riferimento al fatto che i bar del tribunale sono frequentati da numerosissimi magistrati.
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