Sarà in concorso alla 76ma Mostra del Cinema di Venezia il nuovo film di Franco Maresco, “La mafia non è più quella di una volta”.
“Un nuovo capitolo di quell’indagine antropologica su Palermo e la Sicilia, condotta da Maresco con la capacità di provocare che lo contraddistingue, e che non risparmierà risvolti grotteschi ed esilaranti” – così lo ha definito Alberto Barbera, direttore della Mostra, alla presentazione del film alla stampa.
Protagonisti de La mafia non è più quella di una volta, prodotto da Rean Mazzone per Ila Palma, sono la fotografa Letizia Battaglia e Ciccio Mira, l’impresario di cantanti neomelodici già protagonista di “Belluscone”.
La produzione cinematografica di Franco Maresco, autore attento, dallo sguardo discriminate, mai banale, ha sempre ricevuto il plauso della critica collocandosi nella nicchia di autori che meglio hanno saputo raccontare, fuori da cliché e visioni superficiali, la Sicilia, nella sua essenza e come metafora dell’Italia tutta.
La mafia non è più quella di una volta, cofinanziato dall’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana attraverso la Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto Sensi contemporanei, è stato pensato nel 2017 quando, a venticinque anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, sotto l’impulso di un lavoro dedicato a Letizia Battaglia, fotografa storica a cui si devono i primi scatti che hanno immortalato le guerre di mafia, Maresco ha deciso di affiancarla, per la sua narrazione, ad un “personaggio che è stato al di là della barricata“, Ciccio Mira che, nell’intento di un riscatto umano e professionale, organizza allo Zen, quartiere di Palermo, l’evento “I neomelodici per Falcone e Borsellino“.
La notizia della partecipazione a Venezia è stata accolta con entusiasmo anche dal neo assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana Manlio Messina: “È una conferma della validità delle azioni svolte a sostegno della filiera dell’audiovisivo in Sicilia. La presenza a Venezia del film di Maresco è dunque una preziosa ulteriore occasione per ribadire il ruolo dell’audiovisivo come importante motore di sviluppo culturale ed economico e la sua centralità per la promozione del territorio siciliano“.