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La dichiarazione

Circonvallazione di Catania, Bonaccorsi (Pd): “Basta parole. È il momento di prendere decisioni chiare”

venerdì 11 Ottobre 2024

Il tema della sicurezza nella circonvallazione di Catania torna al centro del dibattito politico, a quasi un anno dalla scomparsa di Chiara Adorno.

Lo scorso novembre, la studentessa diciannovenne originaria di Solarino iscritta all’università di Catania presso il corso di laurea in Scienze Biologiche, perse la vita falciata da due mezzi mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali.

La tragedia avvenne all’altezza dell’area di servizio Eni, di fronte alla cittadella universitaria, accanto all’attraversamento in cui perse la vita, nello stesso modo, lo studente Danilo Di Majo, nel 2017.

Come disse il Rettore dell’Università degli studi di Catania, Francesco Priolo: “Occorre una sinergia di tutte le istituzioni affinché non si ripetano tragedie come la morte di Chiara o quella di Danilo. Insieme dobbiamo riuscire a mettere in campo tutte le soluzioni e gli accorgimenti utili a ridurre la pericolosità degli attraversamenti sul tratto viario della circonvallazione, dovuta soprattutto alla velocità con cui gli automobilisti quotidianamente lo percorrono, e soprattutto sensibilizzare i cittadini a rispettare il codice della strada”.

L’amministrazione Trantino ha provveduto alla installazione dei semafori “T-Exspeed” e degli autovelox (messi da poco in funzione), tuttavia gli automobilisti rallentano in prossimità dei dispositivi per poi riprendere a violare le regole.

E a quasi un anno di distanza, si è sfiorata l’ennesima tragedia. Una studentessa di 22 anni, irlandese, in città per il progetto Erasmus, secondo quanto appreso dal Comune di Catania, facendo jogging sulla circonvallazione con delle cuffiette con le quali ascoltava della musica, all’altezza di via Passo Gravina, a circa 300 metri dall’impianto semaforico intelligente installato dal Comune, è stata investita da un’auto mentre si accingeva ad attraversare la strada.

Il conducente si è fermato chiamando i soccorsi. La ragazza è stata trasportata in codice rosso al vicino pronto soccorso del Policlinico e successivamente ricoverata al reparto di rianimazione dell’ospedale San Marco, dove ha subito un delicato intervento di neurochirurgia a causa del trauma cranico riportato. La prognosi rimane, ancor oggi, riservata.

Il sindaco Enrico Trantino ha detto: “Hannah, la ragazza irlandese, investita mentre attraversava la circonvallazione sulle strisce pedonali, all’inizio di viale Andrea Doria, è stata sottoposta a intervento. Le sue condizioni sono stabili, ma rimane in prognosi riservata. Per adesso mi preoccupo di conoscere l’evoluzione del suo stato, pregando perché guarisca. Sento però il dovere di intervenire, per il timore che la comprensibile emotività possa distorcere la realtà. Ci rimproverano – spiega – di non avere realizzato il sovrappasso di cui si parlò dopo la morte di Chiara. L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale. Da quel momento tutti si fermano e rispettano il rosso e, a detta di tutti, anche per la presenza dei nuovi autovelox, la circonvallazione è in sicurezza come non lo è mai stata prima. Questo non significa che non possa accadere nulla, come l’esperienza di ieri ci ha dimostrato. La fatalità, l’imponderabile, è sempre in agguato e non esistono rimedi definitivi. Ma è fuorviante parlare del sovrappasso, in passato rimosso da altra amministrazione (ma in effetti non utilizzato da nessuno), come soluzione a tutti i mali: anche ove fosse esistito, si trova in altro tratto di strada e non avrebbe evitato quel che è successo. Qualcuno ha commentato l’attivazione dei nuovi presidi di sicurezza da noi istallati sulla circonvallazione, come il frutto della nostra volontà di “fare cassa. Forse – conclude – quando parliamo della vita di persone, dovremmo essere più cauti e moderati, e pensare che contravvenzionare chi non rispetti i divieti sia solo il modo più efficace per indurre al rispetto delle regole”. 

Nel consiglio comunale del 9 ottobre, tenuto in via eccezionale presso Palazzo della Cultura per via dell’indisponibilità dell’aula consiliare, il tema della sicurezza in viale Andrea Doria ha tenuto banco, e Damien Bonaccorsi (PD),non ha esitato a dire la sua al primo cittadino.

Non possiamo più tollerare che questa arteria, che dovrebbe essere un simbolo di cultura e vita, diventi un luogo di pericolo costante per i nostri studenti e cittadini- spiega il consigliere dem – Nel corso di quest’anno abbiamo visto mobilitazioni studentesche, fiaccolate, assemblee e documenti portati all’attenzione dell’amministrazione comunale. Gli studenti, i cittadini, tutti hanno alzato la voce per chiedere interventi immediati e concreti. Eppure, a oggi, cosa abbiamo ottenuto da questa amministrazione? Nulla. Solo promesse tradite.

“Lo scorso anno il sindaco, all’indomani della tragedia – sottolinea – aveva dichiarato che fosse una priorità ripristinare il sovrappasso e di aver già iniziato l’iter dei lavori per realizzarlo. Ma a distanza di mesi, quella di promessa non vi è traccia, quelle parole solamente frasi di circostanza. Non solo, l’amministrazione ha anche fatto dietrofront, con dichiarazioni contraddittorie che smentiscono se stesse, lasciando la città nel caos e i cittadini in pericolo. Ho presentato un Ordine del Giorno che richiede chiaramente una azione concreta e delle decisioni immediate. Non abbiamo bisogno di altri tavoli tecnici, o parole al vento. Non sono accettabili ulteriori rinvii o scuse. E’ necessario un provvedimento serio che risolva il problema nel lungo termine e che garantisca finalmente la sicurezza di chi, ogni giorno, si sposta su quella strada. Non è accettabile si attenda una nuova tragedia prima di agire”.

“La comunità studentesca  – conclude – ha fatto la sua parte, la città ha fatto la sua parte, ma ora tocca all’amministrazione assumersi le proprie responsabilità. Basta parole, il problema è sotto gli occhi di tutti. È il momento di prendere delle decisioni in modo chiaro”.

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